Pietà della Pieve Caccia alle donazioni

L’obiettivo è quello di coinvolgere gli appassionati per il restauro dell’opera. Come partecipare

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TERRANUOVA

Corsa al crowdfunding per restaurare la Pietà della Pieve di Santa Maria Bambina. Il progetto, il cui costo complessivo è di circa 11mila euro, è stato lanciato dall’associazione Pro Artibus al fine di preservare l’integrità del gruppo di terrecotte rinascimentali presenti all’interno dell’arcipretura di Terranuova Bracciolini, sull’altare dedicato a San Giovanni Evangelista. L’iniziativa è già stata finanziata in parte dall’amministrazione comunale di Terranuova e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, ma le somme stanziate non sono ancora sufficienti per procedere con gli interventi di recupero, fondamentali per poter mettere in sicurezza il capolavoro. I promotori del progetto hanno rivolto quindi un appello a tutti i cittadini, affinché, tramite libere donazioni, si possano raccogliere i 2.700 euro necessari a raggiungere l’obiettivo prefissato.

Una cifra non certo esorbitante, perciò l’associazione chiede la collaborazione di tutti in modo che ognuno possa essere il protagonista di questa importante operazione di restauro. Il gruppo della Pietà è composto dalla Madonna, dal Cristo deposto, da Maria Maddalena, da Maria di Cleofa, da Salomè e da San Giovanni Evangelista. Le prime tracce della presenza del gruppo nella chiesa risalgono al 1654, quindi è ipotizzabile che l’opera sia giunta a Terranuova intorno alla metà del Seicento. L’opera è stata attribuita ad Agnolo di Polo, plastificatore del Rinascimento fiorentino. Agnolo di Polo ha poi lavorato nella propria bottega e collaborato con quella di Giovanni Della Robbia. "Abbiamo avuto già due donazioni nelle ultime ore, quindi mi sento di dire che il traguardo è sempre più a portata di mano" ha spiegato Paola Francioni, tra i membri dell’associazione Pro Artibus.

F.T.