All’incontro del 9 ottobre prossimo sulla situazione treni nella linea aretina, ci sarà anche il comitato pendolari Valdarno. Lo ha annunciato in queste ore il portavoce dell’associazione, Maurizio Da Re, che ha annunciato la decisione dell’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli di invitare anche i rappresentanti dei viaggiatori alla riunione dei sindaci del Valdarno aretino e fiorentino con Regione, Rfi e Trenitalia per discutere delle problematiche che riguardano la tratta Arezzo-Firenze. Si terrà alle 14,30 in videoconferenza. "L’incontro – ha aggiunto Da Re - è la continuazione di quello dello scorso 16 aprile, quando furono presentate da Rfi delle possibili soluzioni alle criticità di alcuni treni utilizzati dai pendolari del Valdarno e di Arezzo, proposte che furono poi in larga parte bocciate dal comitato con una specifica consultazione interna coi pendolari. Alla riunione di aprile – ha aggiunto il portavoce – chiedemmo che Rfi facesse anche nuove proposte di modifiche riguardanti però i treni AV, che interferiscono con i treni regionali, così da ridurre con più probabilità gli inchini e i ritardi dei pendolari". Il comitato ha quindi voluto ringraziare il sindaco di Figline Incisa che, nei giorni scorsi, aveva chiesto all’assessore regionale di coinvolgere e invitare anche i rappresentanti dei pendolari. Proseguono anche in queste settimane i disagi e le criticità per i pendolari in partenza e in arrivo in Valdarno fra cancellazioni, ritardi e mancanza di comunicazione e i correttivi messi in atto da Rfi sembrano non abbiano prodotto effetti. Per questo i sindaci del Valdarno, negli ultimi mesi, avevano chiesto insistentemente all’assessorato preposto di convocare la riunione urgente. Gli indici di affidabilità di luglio delineano una situazione per niente rosea. Intanto nei giorni scorsi, Maurizio Da Re aveva chiesto che fine hanno fatto i 6 Pop destinati alla Toscana, che sarebbero dovuti entrare in servizio già nel 2023, così come da contratto di servizio e indicati prima per il 2025 e poi per il 2026. In queste ore è arrivata la risposta di Trenitalia. L’azienda ha annunciato che attualmente sono in fase di costruzione presso lo stabilimento Alstom di Savigliano i primi tre convogli. "Questi primi mezzi saranno tutti impegnati nei prossimi mesi per assicurare le prove statiche di omologazione in modo da razionalizzare i tempi necessari per il completamento dell’iter omologativo propedeutico alla consegna dei treni dell’intera fornitura". Come previsto dai contratti di servizio sottoscritti dal Regionale di Trenitalia è prevista la fornitura di 6 treni per la Toscana ,12 per l’Umbria e 4 per il Lazio per un importo complessivo stimato dell’investimento di oltre 288 milioni di euro. Ogni mezzo prevede 600 posti seduti con: climatizzazione, videosorveglianza live, spazio per 16 biciclette attrezzati anche per la ricarica, portabagagli, prese usb e 220v, 2 bagni e postazioni dedicate ai Persone Ridotta Mobilità. L’avvio delle consegne è previsto fra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.
CronacaPendolari e treni tra disagi e ritardi. Il comitato convocato in Regione: "Nuove carrozze entro inizio anno"