GAIA PAPI
Cronaca

Pellegrino in Spagna, perde il figlio. Il dolore del padre appena partito

Lo avvertono durante il cammino di Compostela della fine del suo ragazzo, innamorato del calcio e della vita. Il tifo per l’Arezzo e la Fiorentina, una famiglia di imprenditori: in testa il nonno Giovanni Cerofolini

Lorenzo Cerofolini con il padre Paolo in uno scatto pubblicato su Facebook

Arezzo, 16 dicembre 2022 - Non c’è più spazio per i colori nella vita di Paolo Cerofolini. E’ il babbo di Lorenzo, il ventunenne morto di notte sulla Setteponti dopo aver perso il controllo della sua Fiat 500, andata scontrarsi contro la recinzione di una villetta. Sulla sua pagina Facebook ha "abbuiato" le emozione degli ultimi giorni; quelle che aveva condiviso attraverso gli scatti dal Cammino di Santiago, iniziato pochissimi giorni prima. Nero il suo profilo, come lo sgomento, quello di un genitore che si trova a vivere quanto di più disumano esista al mondo, sopravvivere ad un proprio figlio. La famiglia di Lorenzo è molto conosciuta in città. Il nonno Giovanni è stato per molti anni il concessionario della Parmalat, oltre che dirigente dell’Arezzo calcio.

Anche il padre Paolo è un imprenditore che ha avviato varie attività, commerciali e anche orafe. Da lui, Lorenzo, che si era diplomato in ragioneria, aveva preso la passione per il calcio, per l’Arezzo e per la Fiorentina. Sugli spalti, sì, a tifare le sue squadre del cuore, ma anche in campo. Era un mediano, aveva giocato nelle giovanili dell’Indomita per poi vestire le maglie di varie squadre nei campionati dilettanti: Baldaccio Bruni Anghiari, Capolona Quarata, Chiusi, Lucignano, Valdichiana. Nel cuore aveva la Viola, si diceva.

Una passione che Facebook "racconta" attraverso gli scatti che lo immortalano felice. Era un bambino quando, in piedi sugli spalti del Franchi, mostrava fiero la sua sciarpa. Ed è di pochi mesi fa, quello in cui, ormai ragazzo fatto, sorride con la stessa sciarpa, ma legata con maggiore vezzo al collo.

Lo sport, la squadra del cuore, gli amici. Una delle ultime foto postate su Facebook è proprio in loro compagnia. Una serata, vestiti eleganti, al mare. Un calice alzato, un sorriso, per immortalare quel momento da ricordare in futuro, quando ancora aveva tutta la vita davanti. E poi la sua Fiat 500 bianca, la famiglia, la mamma Paola, funzionaria del Comune, la sorella. E il babbo Paolo così presente nella sua vita.

La terribile notizia lo ha raggiunto in Spagna, dove da pochi giorni aveva iniziato il Cammino di Santiago. Avrebbe fatto il pieno di esperienze, di storie, di colori, di immagini, di sapori da trasmettere al suo Lorenzo. Non lo trovavano i carabinieri. Solo in mattinata sono arrivati alla mamma Paola Paggini, funzionaria del Comune di Arezzo. A lei il pensiero del sindaco Ghinelli, a nome di tutta la squadra.

Mentre intanto piovono i messaggi sconvolti degli amici di una pur giovane vita, dei compagni di squadra del calcio, di quanti ne avevano apprezzato l’entusiasmo, la simpatia contagiosa, la voglia di condividere i momenti di festa. Prima che su lui e sulla sua vita calasse il silenzio, in coda ad un anno terribile sulle strade aretine.