LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Pd, rallenta l’effetto Schlein. Ausilio avanti ma la gara è aperta

Sorpresa dai primi dati. Su quattro circoli, Croci vince a Loro Ciuffenna. A Marciano voto bulgaro sull’outsider

Pd, rallenta l’effetto Schlein. Ausilio avanti ma la gara è aperta

È ancora presto. Ma i primi segnali ci sono e cominciano a delineare cosa si muove dentro il Pd alla prova del congresso. La cavalcata di Michele Ausilio e Barbara Croci verso la segreteria provinciale, tiene il conto delle preferenze nei circoli e mette al sicuro numeri che poi serviranno alla fine, quando l’assemblea dei delegati (eletti dai circoli) sceglierà il successore di Francesco Ruscelli. Ad oggi, gli iscritti dem hanno votato a Civitella, Loro Ciuffenna, Castiglion Fibocchi e Marciano.

L’esito in dettaglio: dopo il "ko" (46 voti a 4) incassato da Croci nella "roccaforte" di Ginetta Menchetti, schierata con l’outsider Ausilio e già in rotta di collisione con la vecchia segreteria (di cui Croci ha fatto parte), la candidata schleiniana che guarda a Elly e ne vuole tradurre in chiave locale la battaglia su temi e valori, non ha sfondato a Marciano (25 voti per Ausilio, 4 per lei) e si è giocata la partita sul filo di lana a Loro Ciuffenna (avanti Ausilio due voti, 9 a 7 il verdetto finale). Croci, sostenuta dall’establishment schleiniano - Brandi, Ruscelli, Ceccarelli e Meacci sono i frontman della candidata - ha invece vinto e convinto gli iscritti di Castiglion Fibocchi (23 voti per lei, 1 per Ausilio).

Va detto che manca ancora il grosso dei circoli e sopratutto quelli di peso, cioè quelli che esprimono il maggior numero di delegati. A cominciare da Arezzo dove Croci e Ausilio si sfideranno in una due-giorni di dibattito e voto, il 26 e 27 ottobre all’Etrusco. Qui l’assemblea elegge 31 delegati sul totale di circa duecento, ma all’appello mancano comuni strategici come Montevarchi, Terranuova, Cavriglia, Cortona e Foiano. Comuni decisivi nella corsa a due e quindi tutto può cambiare. Resta il fatto che dal primo round il vicesindaco di Pratovecchio Stia (siede anche in consiglio provinciale) esce in vantaggio.

Alle primarie ha scelto Bonaccini ma non è un pasdaran e finora è riuscito a calamitare l’attenzione di molti amministratori (ad esempio la sindaca di Lucignano Roberta Casini) e a intercettare i maldipancia di militanti delusi dal governo del partito aretino.

Più in generale, la corsa al congresso si traduce giocoforza nel primo test sulla leadership nazionale e quindi su Elly votata "a valanga" in provincia solo otto mesi fa. Quello che al momento emerge, è una certa stanchezza, una distanza del popolo dem dal leader del Nazareno. In Valdarno, il voto a Loro Ciuffenna è un campanello ma ancora timido, mentre la Valdichiana sembra posizionarsi in maniera più marcata con Ausilio (pure se mancano all’appello i risultati di Cortona e Foiano). Ed è altrettanto chiaro, che la partita congressuale aretina non ha nel suo target solamente i due candidati, bensì chi li sostiene. In altre parole, il primo test su Schlein sarà anche quello sulla classe dirigente aretina per il nuovo corso del partito. E non è un dato di retrovia, perchè quella che si profila è una competizione giocata tutta all’interno della galassia schleiniana, divisa a livello locale in due schieramenti che hanno "guerreggiato" perfino alle primarie nazionali. Barbara Croci e Michele Ausilio, restano sullo sfondo. Sotto i riflettori va in scena un altro "congresso".