
di Laura Lucente
Sono in tutto 27 i pazienti affetti da Covid-19 ricoverati all’ospedale Santa Margherita di Cortona. Il numero di 15 posti letto preventivato e concordato inizialmente con Luciano Meoni, presidente della Conferenza dei sindaci della Valdichiana nonché primo cittadino di Cortona è risultato in pochi giorni insufficiente, tanto da dover attivare e ricorrere anche ai posti letto aggiuntivi messi in stand by dall’azienda sanitaria Toscana Sud Est. "La disponibilità al momento individuata sulla struttura ospedaliera della Valdichiana è sempre stata di 28 posti complessivi – spiega la direttrice sanitaria dell’azienda Asl Toscana Sud Est Simona Dei – Ovviamente lo spostamento dei pazienti nel nosocomio è stata graduale, ma abbiamo dovuto attivarli tutti perché i numeri dell’emergenza sanitaria ce lo impongono".
È oggi tutto il secondo piano della struttura ad essere impegnato per le cure intermedie da Covid-19. I malati occupano i posti letto che fino a qualche giorno fa erano ad appannaggio del modulo di assistenza sanitaria denominato Modica oltre a parte della degenza della chirurgia. "Resta ovviamente garantito, ed è condizione indispensabile, la separazione dei percorsi di accesso", conferma la direttrice sanitaria, che ci tiene anche a ringraziare e fare un plauso a tutto il personale sanitario del nosocomio di Fratta che si sta occupando del reparto di cure intermedie per i malati Covid-19. "Ognuno sta facendo egregiamente, con grande senso di responsabilità, preparazione e abnegazione la sua parte. Il dottor Migliacci che era a capo del Modica era già abituato a lavorare a situazioni complesse e oggi sta dimostrando, insieme a tutto il suo staff, grande professionalità".
Al momento restano garantiti all’interno della struttura ospedaliera della Fratta i servizi di pronto soccorso, dialisi, oncologia ambulatoriale, centro trasfusionale, specialistica ambulatoriale, diagnostica radiologica ambulatoriale, centro prelievi, attività ambulatoriale cardiologica, attività endoscopica ambulatoriale, degenza medica e procreazione medicalmente assistita. Ma la situazione è in continua e costante evoluzione e nemmeno la direttrice sanitaria si sente di escludere nulla.
"Voglio essere cautamente ottimista anche alla luce dei dati epidemiologici di questi ultimi giorni e sperare che i posti letto attivati alla Fratta, insieme a quelli che in provincia di Arezzo sono operativi ad Agazzi e nel vecchio ospedale di Foiano siano sufficienti a contenere l’emergenza, ma nulla al momento è definitivo. In più anche i servizi sanitari potrebbero subire qualche rallentamento o sospensione alla luce dell’andamento dell’emergenza così come già accaduto nella prima fase della primavera". Dichiarazioni che lasciano, dunque, molte caselle aperte. Quello che al momento viene escluso da parte dell’azienda sanitaria Asl Toscana Sud Est è la possibilità di allestire sale di rianimazione all’ospedale della Fratta così come era stato richiesto anche da forze politiche di maggioranza del comune di Cortona in virtù di un potenziamento futuribile dello stesso ospedale.