
"L’ultimo rapporto Excelsior, per la provincia di Arezzo, parla chiara. Aumenta la richiesta di figure professionali, ma al contempo aumenta anche la difficoltà nel reperirne. Sono 2.410 nel mese di novembre (+ 13% rispetto al novembre 2022), 6.990 nel trimestre novembre 2023 – gennaio 2024 (+7% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno). L’elemento che preoccupa maggiormente le nostre aziende è la difficoltà di reperimento dei profili ricercati: 6 imprese su 10 prevedono appunto di avere difficoltà nella loro individuazione e assunzione. L’allarme è alto" spiega il presidente della Camera di commercio, Guasconi. "Nonostante gli sforzi i risultati raggiunti sono deludenti. Un dato su tutti: nel settore dell’oro sono 300 le uscite all’anno, e solo 100 le figure reintegrate. Come faremo a mantenere in vita il nostro fiore all’occhiello?". "Il problema è trasversale. Non c’è un settore dei 44 che seguiamo, che non soffra la difficoltà di reperire nuove forze lavoro. L’oro è quello più colpito, ma anche il comparto delle costruzioni, quello della moda e della ristrutturazione in legno. Ma soffre anche il digitale" spiega Edi Anasetti, direttore Cna Arezzo. E se il problema della conoscenza del mondo del lavoro è ancora insufficiente tra i ragazzi, Cna si impegna con l’attività di orientamento scuola-lavoro con il quale si rivolge anche ai più giovani, già alla scuola media.
"Proprio oggi al teatro Mecenate oltre 200 studenti delle classi terza media della scuola Severi saranno protagonisti di un workshop con artigiani di diversi settori, dall’orafo all’arredamento, dall’acconciatore al carrozziere passando per la produzione cinematografica. Entriamo a diretto contatto con i giovani per raccontare in prima persona chi è e cosa fa l’artigiano contemporaneo, un mestiere che coniuga tradizione, aggiornamento professionale, innovazione, competenze, flessibilità" continua Anasetti. Insomma le famiglie devono rivedere le aspettative sui modelli educativi. "L’orientamento è ormai perno centrale, spiega Roberto Curtolo, provveditore agli Studi di Arezzo. Il giovane che è orientato può costruire un percorso di vita da consentirgli di essere un cittadino attivo" spiega. E continua: "Abbiamo una popolazione scolastica di oltre 24 mila giovani su cui intervenire, che rappresentano le future forze lavoro. E quando parlo di lavoro penso anche ai corsi Ifp e Its. Realtà verso le quali le organizzazioni dovrebbero incidere trattandosi di risposte a breve temine rispetto al mondo della scuola".
Ga.P.