Palpeggiava le ragazzine sul bus. Rinviato a giudizio per le molestie: l’uomo era agli arresti domiciliari

Si tratta di un 38enne incensurato, di origini asiatiche, da tempo residente nella nostra provincia. I fatti si sarebbero verificati sulla linea Arezzo-Castiglion Fibocchi, dalle denunce si è arrivati a individuarlo.

Palpeggiava le ragazzine sul bus. Rinviato a giudizio per le molestie: l’uomo era agli arresti domiciliari

Palpeggiava le ragazzine sul bus. Rinviato a giudizio per le molestie: l’uomo era agli arresti domiciliari

di Gaia Papi

AREZZO

Stava scontando gli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale per aver palpeggiato delle ragazzine a bordo di un autobus. Ieri l’uomo, un 38enne di origini asiatiche incensurato, da anni residente in provincia, difeso dall’avvocato Tommaso Ceccarini, è stato rinviato a giudizio per il 4 giugno. I fatti risalgono a dicembre 2023 e a gennaio di quest’anno quando l’uomo, a bordo dell’autobus della linea Castiglion Fibocchi-Arezzo, palpeggiò diverse giovani studentesse. La tecnica era sempre la stessa: si sedeva in un posto accanto a quello della ragazzina nel mirino e poi nel corso del viaggio allungava le mani, quasi sempre in maniera assolutamente scabrosa per le vittime delle sue attenzioni. Lo faceva nascondendo la mano sotto il giacchetto che teneva sulle gambe, poi la allungava fino alle cosce della giovane su cui aveva posato gli occhi, nonostante gli venisse detto di smettere. In altri casi il palpeggiamento era arrivato al gluteo. Sei le ragazze, a bordo di quel bus dirette o di ritorno da scuola, lui dal suo posto di lavoro. Le indagini, che hanno portato all’emissione della misura cautelare, sono partite dalle dichiarazioni di una di loro che era stata molestata. Confrontandosi con altre coetanee, che erano state vittime degli stessi abusi mai denunciati, aveva realizzato che l’autore potesse essere lo stesso.

I carabinieri, avevano avviato le indagini sulle dichiarazioni della ragazza, alle quali poi si erano aggiunte le testimonianze delle altre. Nonostante il processo stia andando avanti, le indagini dei carabinieri proseguono per capire se ci sono altre vittime dell’uomo. Proprio grazie alle denunce delle ragazze, assistite dagli avvocati: Stefano Buricchi, Carlo Buricchi, Tommaso Acuti e Laura Peruzzi, è stato possibile individuare l’uomo, a seguito di un servizio, anche in borghese. Gli agenti lo hanno pedinato salendo a bordo dei bus negli orari e nei giorni indicati dalla ragazza. In poche settimane sono arrivati ad un cumulo di indizi a carico dello straniero. In poco tempo sono riusciti a identificarlo. Dopo accertamenti, è stato bloccato al capolinea della linea degli autobus. Nei suoi confronti scattò un ordine di custodia cautelare, con la misura degli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Arezzo. Ieri il giudice ne ha disposto il giudizio immediato.