
di Claudio Roselli
Un Palio della Balestra dal significato particolare, quello che si "recupera" oggi in piazza Grande a Gubbio, perché – come noto – la data canonica in terra umbra è quella dell’ultima domenica di maggio. Il drappo che andrà alla città vincitrice, dipinto dall’artista locale Giorgia Gaggiotti, si intitola infatti "Respiro" e contiene una mascherina, ovvero una testimonianza in calce del difficile periodo che ancora stiamo vivendo ma che non ha sconfitto la bella storia plurisecolare scritta dalle due grandi eredi della nobile tradizione, perché comunque il Palio è andato in scena anche con la pandemia. Sarà così anche oggi, senza cortei storici e con una tenzone che avrà inizio alle 18.30, perché le previsioni meteo indicano una canicola opprimente e i protagonisti stanno addirittura pensando di alleggerire il peso dei loro costumi, che pure sono costretti a indossare. Le notizie dell’immediata vigilia parlano di una ottantina di tiratori in totale: 45 sul versante eugubino e 35 su quello biturgense; normalmente, Sansepolcro ne schiera di più, ma di questi tempi bisogna fare i conti anche con gente fuori sede e allora qualche defezione diventa inevitabile. Il compito di violare il corniolo spetterà a Rodolfo Radicchi, maestro d’armi di Gubbio, che ha vinto l’edizione 2020 nella città umbra, disputata il 14 agosto; lo seguirà Viviano Zanchi, che era anche lui maestro d’armi lo scorso anno.
Da secondo classificato e migliore per Sansepolcro, Zanchi ha acquisito il titolo di capobanco. Poi, l’urna stabilirà l’ordine sulle tre pedane allestite per ciascuna società e, se non vi saranno sorprese, il caldo rischia di rivelarsi l’unico handicap dai 36 metri, nel senso che non dovrebbe esservi il disturbo del vento. La tradizione va avanti, al di là di chi scriverà il nome sull’albo d’oro del Palio, anche se Sansepolcro non trionfa in casa dei grandi amici-rivali dal maggio del 2018 con Gian Luca Baldi.
Intanto la piazza festeggerà oggi il centesimo Palio di Ubaldo Orlandi, uno fra i più validi tiratori di Gubbi; per lui, un bilancio di tre vittorie (compreso l’ex aequo del 1981 con il biturgense Mario Gherardi), tre secondi e tre terzi posti.