BADIA TEDALDA
Cronaca

Pale a Badia e Sestino. Ecco il nuovo progetto di Energia Monte Petralta

Si tratta del nuovo piano che prevede impianti un totale di 30 megawatt. L’ex sindaco Renzi: "È stato scelto l’ennesimo ambiente incontaminato".

Pale a Badia e Sestino. Ecco il nuovo progetto di Energia Monte Petralta

Pale a Badia e Sestino. Ecco il nuovo progetto di Energia Monte Petralta

di Claudio Roselli

Si chiama "Energia Monte Petralta" ed è un nuovo progetto eolico composto da 6 pale alte 202,5 metri per un totale di 30 megawatt di potenza nominale. Interessa i territori comunali e Sestino, ma anche quelli marchigiani di Carpegna, Borgo Pace e Mercatello sul Metauro. Con un distinguo: le pale eoliche, pur essendo posizionate tutte nel Comune di Sestino, sono a pochissima distanza dal confine con la provincia di Pesaro-Urbino. A circa due chilometri dall’area del progetto si trovano i centri di San Sisto, Belforte all’Isauro e Torriola; a circa tre il convento di Montefiorentino e i nuclei di Viano e Ca Buchero e a cinque gli abitati di Carpegna, Piandimeleto e Frontino. Per quanto riguarda invece il versante toscano, tra uno e quattro chilometri da alcune torri eoliche insistono i paesi di Martigliano, Casale, Monterone, Monteromano, Presciano e Sestino. I confini delle aree naturali protette "Sasso di Simone e Simoncello" e "Monte Carpegna e Sasso di Simone e Simoncello" sono a circa 100 metri dall’area di progetto, mentre quelli della "Monti Sasso Simone e Simoncello" si posizionano a tre chilometri e mezzo. Entro il 10 aprile, tutti i soggetti interessati possono presentare osservazioni al progetto.

"Una notizia che lascia stupefatti quanti credono nella missione del ministero dell’ambiente – ha commentato l’ex sindaco di Sestino, Giancarlo Renzi – perché per l’insediamento delle mega pale viene a essere scelto proprio un ambiente ancora incontaminato, ossia aree verso le quali sono stati erogati non pochi finanziamenti per iniziative tendenti a favorire il mantenimento della popolazione e attività consone a turismo e cultura. E incredibile il caso di Sestino, perché le torri andranno a inserirsi fra percorsi millenari e sentieri e ciclopiste, ma soprattutto perché esiste una presenza umana attive nel fondovalle con alcune industrie e sui crinali con castelli secolari, allevamenti di chianine, zone tartufigene e recupero di antichi casolari".

I milioni di euro stanziati per mantenere vive queste aree interne, previsti in base alla strategia delle aree interne (Snai) diverrebbero per Renzi "spese inutili", dal momento gli abitanti si allontanerebbero e verrebbero abbandonate quelle case più a stretto contatto con le pale, ma si allontanerebbero altresì anche il turismo e le attività di allevamento".