
Il caso in televisione
Arezzo, 20 aprile 2018 - E’ incredulo il presidente della Coop.L.Ar di Pratovecchio Stia Luca Bergamaschi, che gestisce il personale della Rsa di Strada. «Sono arrabbiato e stupito – ha raccontato ieri alle telecamere di Rai e Mediaset – gli operatori sanitari che hanno picchiato e maltrattato gli anziani della casa di riposo, svolgono questo lavoro da tanti anni, sono persone qualificate, che hanno seguito corsi specifici che superano anche le mille euro, con lezioni pratiche, teoriche e test psicologici. Non avrei mai immaginato niente del genere, hanno tenuto dei comportamenti moralmente inaccettabili macchiando non solo la loro immagine ma anche quella dei loro colleghi che invece lavorano seriamente, e della cooperativa stessa. E’ dura ripartire, quello che è certo è che nonostante l’interdizione ordinata dal giudice per un anno, queste persone non lavoreranno più con noi in particolare nel settore sanitario».
Bergamaschi ha anche promesso che intensificheranno i controlli per quanto possibile in ogni ambiente lavorativo, ma che forse l’uso delle telecamere, oggi più che mai, si rende necessario. Ieri pomeriggio intanto l’Unione dei Comuni Montani ha convocato i dirigenti del Consorzio Sociale Comars, con sede a Monte San Savino, con i quali è in forza un contratto di affidamento relativo al personale della casa di riposo. Coop.L.Ar di Pratovecchio Stia infatti non ha un contratto diretto con l’Unione, ma ha ricevuto l’incarico da Comars.
«Per il momento abbiamo preso le distanze dalla cooperativa – ha spiegato Eleonora Ducci che ha la delega al sociale nell’Ente – abbiamo voluto dare un messaggio di discontinuità con il passato, un atto dovuto visto quanto accaduto. Ci siamo presi un giorno di tempo in attesa che ci venga fatta una nuova proposta di gestione da parte di Comars, che pretendiamo sia totalmente diversa, con altre premesse e che coinvolga nuove persone. Dopo di che valuteremo e decideremo se rompere i rapporti o ricucirli, ma con altri presupposti».
Sempre ieri il sindaco di Pratovecchio Stia ha voluto rassicurare le famiglie della Rsa di Pratovecchio gestita dalla stessa cooperativa di Strada in Casentino. «Il nostro pensiero e la nostra solidarietà vanno innanzitutto agli ospiti della struttura e ai loro cari, che hanno subito un trattamento così indegno. Proprio per questo vogliamo rassicurare gli ospiti della Rsa di Pratovecchio e i loro parenti che, nonostante il gestore sia lo stesso, nessuna delle persone che sono state individuate dai carabinieri ha mai prestato servizio nella nostra struttura comunale».
L’amministrazione comunale ha contattato la cooperativa di gestione che da tanti anni è fornitore del Comune su molteplici fronti: «Abbiamo richiesto – prosegue Caleri - che venga elevato ancora di più il livello di controllo in merito alla qualità del servizio erogato all’interno della RSA. Visto che la sede della cooperativa è sul nostro territorio comunale, ci teniamo a dire che l’azienda in tantissimi anni di rapporto con il Comune ha sempre mostrato correttezza e competenza».