Ospedale amico dei bambini. Il riconoscimento dall’Unicef

Il presidio sanitario di Montevarchi ha ottenuto la certificazione di Ospedale Amico dei Bambini dall'Unicef, confermando gli alti standard assistenziali per neonati. Il percorso di riconoscimento ha coinvolto il personale e ha portato a miglioramenti significativi, come l'aumento dei tassi di allattamento. La direttrice Patrizia Bobini sottolinea l'impegno richiesto per ottenere questa certificazione.

Ospedale amico dei bambini. Il riconoscimento dall’Unicef

Ospedale amico dei bambini. Il riconoscimento dall’Unicef

Si è concluso il percorso di riconoscimento della Gruccia come ospedale amico dei bambini e delle bambine e per il mantenimento degli standard assistenziali più alti per la cura dei neonati. Da ieri il presidio sanitario di vallata ha una certificazione ad hoc, ottenuta nel corso di una cerimonia che si è tenuta alla Sala Paul Harris. Il riconoscimento è arrivato dall’Unicef, ed è il terzo assegnato ai nosocomi della Asl Toscana Sud Est. Un percorso partito nel 2018 e che ha visto in prima fila i professionisti della struttura, a partire dal direttore di Pediatria Luca Tafi, oggi in pensione. Tre gli step seguiti: il primo ha comportato la verifica della parte procedurale e la conformità alle richieste indicate dall’Unicef, che ha poi verificato se e quanto dichiarato fosse effettivamente applicato, suggerendo eventuali modifiche da apportare. Il secondo livello ha riguardato la verifica delle competenze possedute dagli operatori sanitari di tutto il presidio ospedaliero e non solo della pediatria: ciò ha comportato la formazione di oltre 500 persone. 120 di queste sono state successivamente intervistate da Unicef per verificarne i requisiti. Un test che l’ospedale del Valdarno ha superato. Quindi, nel dicembre scorso, l’ultimo passaggio, attraverso la verifica sugli utenti con interviste alle donne che avevano appena partorito, a quelle che avevano partorito da tempo e alle donne in gravidanza, per verificare le modalità di formazione delle neomamme e di quelle in attesa. L’impegno e il duro lavoro portato avanti in questi anni ha consentito, ad esempio, un miglioramento dei tassi di allattamento nel tempo. "Essere Ospedale Amico significa mettersi in gioco e accogliere una valutazione esterna che confermi le buone pratiche basate sulle prove di efficacia come la Baby Friendly", ha dichiarato Carmela Pace, presidente dell’Unicef Italia. "È stato un percorso lungo e molto impegnativo che ha richiesto molte energie da parte del nostro personale – ha aggiunto la dottoressa Patrizia Bobini, direttrice di presidio – Questa è una certificazione che non ti viene regalata ma devi conquistarla attraverso procedure ben precise". E’ stata certificata la qualità dei percorsi attivati alla Gruccia per quanto riguarda il periodo del parto e quello post parto, l’allattamento, la tutela del bambino, delle famiglie e la figura della madre e del padre. "Questo riconoscimento è un motivo di orgoglio per la Asl Toscana Sud Est che ci spinge a migliorare ogni giorno", ha concluso Assunta De Luca, direttrice sanitaria della Asl Toscana Sud Est.