Ordigni inesplosi, formazione nelle scuole. L’Anvcg incontra gli studenti sui rischi

Il progetto "Testimoni di pace" ad Arezzo sensibilizza sul pericolo dei residuati bellici, dopo recenti ritrovamenti di ordigni della Seconda Guerra Mondiale.

Educare le giovani generazioni a riconoscere un residuato bellico e a comportarsi correttamente in caso di ritrovamento. Questo è uno degli obiettivi fondanti del progetto "Testimoni di pace" che, dal mese di aprile, rinnoverà l’impegno dell’Anvcg - Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra per proporre laboratori all’interno di scuole di diverso grado dove la memoria dei fatti del passato sarà veicolo per sensibilizzare ai valori di democrazia, solidarietà e giustizia sociale. Un’attenzione particolare verrà orientata proprio all’informazione relativa ai residuati bellici che, a distanza di ottant’anni, continuano a essere una seria minaccia e un grave pericolo per l’incolumità dei civili. A confermare l’attualità del tema il rinvenimento nei giorni scorsi di due ordigni bellici della Seconda Guerra Mondiale nel torrente Afra a Sansepolcro che segue i ritrovamenti delle bombe a mano inesplose lo scorso gennaio a pochi metri dalla linea ferroviaria a Pieve a Maiano e a marzo 2023 al Prato di Arezzo da parte di un bambino. In totale, nel corso dei decenni sono stati recuperati oltre 250 mila ordigni in tutta la penisola tra granate, esplosivi, colpi d’artiglieria e munizioni, con molti di questi anche nella provincia di Arezzo.