L’ex hotel River di San Giovanni finisce ancora nel bel mezzo delle polemiche. Come se non fossero bastate tutte le peripezie delle settimane scorse, con tanto di sgombero ordinato lo scorso 29 luglio ma mai messo in pratica, stavolta a inasprire il tutto una furiosa lite avvenuta nella nottata tra lunedì e martedì, all’esterno del locale: tre le persone denunciate: due uomini e una donna, tutti occupanti dell’edificio. I toni si sono subito accesi, i residenti dei palazzi vicini sempre più esasperati dalla situazione hanno chiamato il 112 dove, da lì a poco, s’è presentata una pattuglia dei carabinieri per cercare di placare le ire dei tre, tutti domiciliati proprio all’interno dell’hotel. Alla vista delle forze dell’ordine un soggetto è però scappato a bordo della sua auto, raggiunto da lì a poco dai militari della compagnia di San Giovanni è stato prontamente identificato. La preoccupazione e la rabbia per la vicenda è sempre più presente sui social, a un mese esatto dall’ordinanza di sgombero ordinata per motivi di gravi carenze igieniche e sanitarie - e che doveva essere effettuata nel giro di una settimana - niente è assolutamente cambiato e gli occupanti della struttura, alcuni dei quali con precedenti alle spalle, continuano a viverci e a passare le loro giornate senza particolari problemi. Con una situazione di degrado sempre più difficile con erbacce dappertutto, sporcizia nelle aree adiacenti l’ingresso dell’albergo, alcuni arredamenti accostati e gettati fuori nel piccolo parcheggio riservato, un tempo, alla clientela in cui si possono notare anche due autovetture ferme da chissà quanto e prive di ogni minima copertura assicurativa. Il tutto è nelle mani di questura e prefettura, il sindaco Valentina Vadi ha provato più volte, con vari solleciti, a cercare di smuovere le acque per far arrivare a tutti i residenti di questa zona di Lungarno Fratelli Cervi risposte concrete alle loro domande ma, fino a oggi, tutto tace.
L’immobile, peraltro, è sottoposto a procedura esecutiva all’istituto di vendite giudiziarie del tribunale di Arezzo e l’auspicio, fino a ora remoto, è che venga quanto prima acquisito all’asta da parte di una nuova proprietà che lo riqualifichi togliendo, definitivamente, tutto il marciume che si porta appresso ormai da tanti anni. Peraltro sempre a San Giovanni, dopo la chiusura anch’essa di alcuni anni fa dell’altro storico hotel "La Bianca" in Lungarno Don Minzoni non c’è più una struttura ricettiva degna di essere definita come tale. Solo un residence dietro la stazione e nient’altro, ecco perché sarebbe importante dar vita ad un nuovo albergo che possa tornare ad ospitare i tanti turisti che nel corso dell’anno si fermano in città.