
"Non mi arrendo, è in gioco la vita" Poponcini: controlli estivi a tappeto E inventa i corsi per neopatentati
"Non mi arrendo: è in gioco la vita, su questo non si scherza". Aldo Poponcini da mesi segue con preoccupazione l’escalation degli incidenti. E ora è pronto ad allineare la barra della polizia municipale verso l’emergenza di queste ore.
"A volte veniamo accusati di puntare a fare cassa: ma si tratta solo di trovare correttivi e soluzioni davanti ad una vera strage". La strage sulle strade. Dalla fine della pandemia, dai mesi dell’uscita dal tunnel, secondo il comandante dei vigili qualcosa è cambiato. Lo ha raccontato tante volte, una sorta di reazione alle restrizioni e ai vincoli dell’emergenza sanitaria. Sfociata in un comportamento sulle strade almeno disinvolto, per non dire peggio.
"E’ vero, ci sono arterie sulle quali si può intervenire anche con scelte strutturali e siamo sempre pronti a recepire le indicazioni che arrivano dalla Prefettura e dai tavoli sulla sicurezza stradale. Ma il vero punto non è qui". Un punto, lo ripete come un mantra, che è nel comportamento di chi è al volante.
"La distrazione in primis, spesso legata ai cellulari. E poi l’effetto di alcolici o peggio assunti prima di partire, che limitano la lucidità e alimentano i pericoli".
Non ha la ricetta in mano ma è pronto a giocare il tutto per tutto.
"I controlli saranno moltiplicati d’estate, di sicuro la stagione più difficile alla luce dei numeri sulle strade. Senza gravare ulteriormente sul personale ma concentrando gli sforzi sui momenti della settimana più critici".
Ovvero il weekend: la "febbre" del sabato sera estesa dal venerdì alla domenica. La fascia nella quale è più frequente che l’assunzione di alcolici si vada ad incrociare con il volante.
"Sarà la nostra linea sui controlli: devono essere intensificati nel periodo estivo soprattutto nel fine settimana. Usando l’etilometro e gli altri mezzi che abbiamo a disposizione". E che non sono pochi considerando l’attenzione di Poponcini ai nuovi strumenti disponibili per rendere i controlli più efficaci.
"Poi dovremo concentrare l’attenzione anche sull’uso dei cellulari: ormai è un vezzo diffusissimo, quello che porta via a chi guida i secondi che fanno la differenza tra la vita e la morte". Per ora non è in vista il ripristino dei "falchi", i vigli in borghese che ti affiancavano in moto contestando il telefonino all’orecchio. Controlli quindi in divisa.
Poi la linea della prevenzione. "Stiamo lavorando con il Comune, con le scuole, con l’Aci e tutti gli altri protagonisti a rimettere in piedi il servizio Caschiamoci. Ma non saranno solo corsi per i bambini: ci rivolgeremo ai neopatentati. E metteremo a disposizione super istruttori, quelli delle Rse, per dare una risposta immediata a chi guida da pochi mesi. Suggerimenti per ridurre il pericolo, operativi e non teorici". Sono gli stessi istruttori che rilasciano le certificazioni per le supercar, spesso con alle spalle perfino anni di guida sportiva. "Non è mai troppo tardi per imparare". Magari a restare vivi.
Alberto Pierini