FRANCESCA MANGANI
Cronaca

"Noi, inventori del seggiolino salva-bebè": studenti sperano venga scelto il loro brevetto

Da Bibbiena soddisfazione per l'approvazione del decreto ma anche l'attesa della scelta del modello: sarà fatta a luglio. La scuola torna in gioco

Gli studenti e l'invenzione del seggiolino

Arezzo, 28 settembre 2018 - L’obbligo del seggiolino con dispositivi anti-abbandono diventa legge e l’Isis Enrico Fermi di Bibbiena torna in gioco. La speranza è che le caratteristiche corrispondano a quelle del progetto ideato nel 2013 dalla scuola casentinese. Se così fosse il seggiolino «Ricordati di me», che vinse il concorso italiano per giovani inventori «InvFactor», potrebbe entrare finalmente in produzione. A decidere sarà il ministero dei trasporti che entro luglio 2019 renderà note le caratteristiche dei nuovi dispositivi.

«Sarebbe un sogno – ha detto il professor Pier Luigi Bargellini che cinque anni fa con i suoi alunni lanciò per primo l’idea - Come coordinatore del progetto, vorrei rendere tutti partecipi della soddisfazione che provo per il lavoro svolto dai miei alunni. I molti casi di cronaca genitori, dimostrano quanto siano necessari dispositivi di questo tipo, così come il valore educativo della loro realizzazione».

La legge modifica l’articolo 172 del codice della strada e obbliga il conducente di veicoli di alcune specifiche categorie, che trasporta un bambino di età inferiore a quattro anni, «ad utilizzare un dispositivo di allarme volto a prevenire l’abbandono del bambino» stabilendo che, in mancanza, è prevista una sanzione da 81 a 326 euro. Nel caso in cui la violazione ricorra per almeno due volte nell’arco di due anni è prevista anche la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.

«Il nostro progetto già nel 2013 vinse InvFactor richiamando l’attenzione dei media nazionali – ha dichiarato il preside Egidio Tersillo - ci preme ricordare che la nostra scuola ha dimostrato una particolare sensibilità verso questo tema e che per prima ha lanciato l’idea».

Il dispositivo progettato dagli studenti casentinesi si attiva in caso di condizioni considerate pericolose, ovvero se il sistema registra che il bambino è presente nel seggiolino, che lo sportello lato guida è stato aperto, che il motore è spento e che il sedile del guidatore è vuoto, accendendo così le quattro frecce e aprendo il finestrino di qualche centimetro.

Se non interviene nessuna azione da parte del genitore-guidatore, allora il sistema fa partire una sirena e invia sms al cellulare impostato con cadenza regolare. Partendo da questo stesso meccanismo è possibile integrare una chiamata di emergenza con geolocalizzazione della vettura.