"No all’impianto di bitume". Nuovo vertice del comitato

Fa discutere il progetto di insediamento del sito nell’area di Ciapanella. Appuntamento il 5 aprile nella sede della Casa del Popolo di Gricignano. .

"No all’impianto di bitume". Nuovo vertice del comitato

"No all’impianto di bitume". Nuovo vertice del comitato

di Claudio Roselli

Lavorazioni speciali oltre alla produzione di conglomerati bituminosi? Dopo oltre un mese di silenzio, la vicenda legata al futuro insediamento dell’azienda nell’area di Ciapanella, vicino all’abitato della frazione biturgense di Gricignano, è tornata di attualità proprio per questo motivo. Il comitato "Salviamo la campagna di Gricignano" e la Proloco del paese sono tornati subito alla carica, promuovendo una nuova iniziativa pubblica per le ore 21 di venerdì 5 aprile nella sede della Casa del Popolo di Gricignano. "In questi mesi, molto si è dibattuto sull’ubicazione dell’attività nel contesto di una zona verde e prossima anche al corso del Tevere, anche se vi sono le regolari autorizzazioni – dichiara il comitato – ma con il trascorrere delle settimane e con l’attivazione della procedura di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (Vas) le informazioni su questo progetto sono aumentate e oggi sappiamo, ad esempio, che l’azienda in questione lavorerà anche alcuni rifiuti speciali, come il fresato di inerti ricavato da vecchi asfalti. Il quadro che si è andato definendo nelle ultime settimane richiede dunque un’analisi approfondita che non può non coinvolgere, oltre agli amministratori, anche gli abitanti che negli anni a venire si troveranno a dover convivere con la suddetta attività economica".

Alla luce di quanto appena espresso, comitato e Proloco hanno deciso di richiamare, per un confronto sull’argomento, il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali , più quelli regionali eletti in provincia di Arezzo. Ci sarà anche il giurista ambientale Marco Grondacci, che segue la questione e che si esprimerà sull’iter intrapreso per l’approvazione del progetto. I residenti chiedono che, prima di dare l’ok alla realizzazione dell’impianto, vi siano tutte le garanzie necessarie dal punto di vista ambientale e della salute pubblica, nonostante il Comune abbia ribadito che la lavorazione di bitume, rientra fra quelle industrie insalubri di prima classe (la meno rischiosa) che già sono presenti in quell’area.