
Gli accertamenti delle forze dell’ordine lungo la Romea dove ha perso la vita Roberto Fiorucci (nel tondo)
di Claudio Roselli
Un lutto che da Città di Castello si estende a , dove aveva lavorato per lungo tempo Roberto Fiorucci, il 67enne centauro tifernate morto nella tarda mattinata di giovedì nel tragico incidente stradale avvenuto lungo la statale Romea poco fuori Ravenna. Era attualmente in pensione e nella città pierfrancescana era conosciuto come uno fra i più validi venditori di auto della vecchia concessionaria Boninsegni, che da qualche anno ha cessato l’attività in quanto tale.
Per qualsiasi informazione e consiglio, questo elegante signore con l’imponente stazza fisica e il sorriso sempre stampato sulle labbra era sempre a disposizione, così come gli altri colleghi dello storico punto vendita e assistenza di Fiat e altre case automobilistiche. Per tanti biturgensi, è stato l’uomo di fiducia nell’importante acquisto della vettura. La triste notizia non ha impiegato molto tempo nel raggiungere , anche perché i social viaggiano a velocità sostenuta.
"Era venuto con noi quando rilevammo il marchio Alfa Romeo – ricorda Marco Boninsegni, uno degli ex titolari della concessionaria – e vi è rimasto per almeno una ventina di anni. Direi che la figura di Roberto debba essere ricordata con un solo aggettivo: una persona squisita. Gentile con tutti, non ricordo una sola volta di averlo visto arrabbiato o alterato: nel lavoro si è sempre mostrato professionale. Non solo: si sarebbe fatto in quattro, pur di venire incontro alle esigenze dei clienti. Capacità e modo di porsi avevano fatto di lui un ottimo venditore: credo di avere detto tutto". E fra i tanti post di condoglianze su Facebook c’era anche quello, appunto, di Marco Boninsegni. Chi a non lo conosceva per nome e cognome, lo ha riconosciuto nella foto. Una delle due vittime del Primo Maggio di sangue per Città di Castello è pertanto lui, che come Dario Domingo Moscato – il 61enne originario dell’Argentina deceduto nel frontale sulla E45 a nord di Pieve Santo Stefano – viaggiava in sella alla moto in compagnia della moglie. Intorno alle 12, i due erano arrivati a Ravenna, avevano imboccato la Romea ed erano diretti verso Venezia; il crudele destino attendeva Fiorucci nei pressi della diramazione per la A14, dove un’altra moto avrebbe affiancato la sua nel tentativo di sorpassarla.
La polizia stradale, incaricata di eseguire i rilievi di legge, dovrà stabilire se vi sia stata una collisione fra i due veicoli e, nel caso, se questa abbia causato a Fiorucci la perdita di controllo della moto, scivolata nell’opposta corsia di marcia proprio nel momento in cui sopraggiungeva il furgoncino che lo ha travolto senza dargli scampo. La moglie ha riportato lesioni di media gravità. Conseguenze non gravi, invece, per l’altro motociclista. La Procura aprirà ora un fascicolo per omicidio stradale e intanto non è stata ancora resa nota la data del funerale.