Morto in un incidente sul lavoro . In Regione un minuto di silenzio in ricordo di Manuel Cavanna

il presidente dell’assemblea toscana, Antonio Mazzeo, in aula ha chiesto un momento di raccoglimento. Durante il consiglio ha definito intollerabili queste tragedie che si stanno ripetendo sistematicamente.

Morto in un incidente sul lavoro . In Regione un minuto di silenzio in ricordo di Manuel Cavanna

Morto in un incidente sul lavoro . In Regione un minuto di silenzio in ricordo di Manuel Cavanna

Si è aperta con un minuto di silenzio la seduta di ieri del Consiglio regionale della Toscana per ricordare l’incidente sul lavoro in cui venerdì scorso ha perso la vita Manuel Cavanna, il 23enne delle Chianacce (Cortona) vittima dell’incidente sul lavoro alle Tre Berte, nel comune di Montepulciano. Il giovane metalmeccanico è stato colpito da una barra mentre lavorava a un rimorchio nell’azienda Elle Emme: per lui non c’è stato niente da fare.

Chiedendo ai consiglieri regionali di fare un minuto di raccoglimento, il presidente dell’assemblea legislativa, Antonio Mazzeo, ha detto che "nel nostro Paese si continua a morire di lavoro, è intollerabile questa sequenza di incidenti mortali, perché il lavoro è dignità e vita".

Il presidente del Consiglio regionale ha poi richiamato le parole del vescovo di Arezzo Cortona e Sansepolcro, Andrea Migliavacca che ha espresso il suo cordoglio e vicinanza alla famiflia: "in più di un’occasione, papa Francesco ha indicato come prioritaria la considerazione della responsabilità verso i lavoratori’.

Oggi non è solo un minuto di cordoglio, ma un impegno che prendiamo tutti insieme a fare di più per fermare questa strage". Intanto dopo l’ultimo saluto a Manuel Cavanna alla chiesa di San Francesco delle Chianacce, l’inchiesta per chiarire i contorni dell’episodio va avanti.

Anche la famiglia ha anche incaricato un legale: si tratta dell’avvocato cortonese Gabriele Zampagni.

Come accennato ieiri, sono due gli avvisi di garanzia che sono stati notificati dalla Procura di Siena per l’ipotesi di omicidio colposo. Gli indagati sono due soggetti presenti nel momento dell’incidente in cui ha perso la vita il giovane.

A rendere noti gli sviluppi è stato il procuratore capo Andrea Boni. La procura ha disposto il sequestro probatorio di mezzi e dell’area in cui il giovane stava lavorando: si tratta di un’impresa terza che produce strutture in metallo e box per cavalli.

Gli inquirenti hanno poi spiegato il motivo per cui non è stata effettuata l’autopsia: agli investigatori la causa della morte è apparsa "certa" e "anche in considerazione dei segni esteriori presenti sul corpo del giovane e della certificazione medica rilasciata dai sanitari intervenuti sul posto".

E’ per questo motivo che già il giorno successivo la magistratura aveva dato il nulla osta che aveva permesso alla famiglia di celebrare i funerali che si sono tenuti la domenica.

Le esequie sono state officiate da Don Luigi nella chiesa paesana delle Chianacce dove in tanti, tantissimi, circa 1000 persone, sono arrivate per salutare Manuel.