MATTEO MARZOTTI
Cronaca

Morti a Genova, "Abbiamo rivissuto quel dolore". Carlos, la mamma con la foto del figlio

L'immagine indossata sulla maglietta, prima alla rievocazione e poi da Mattarella. Il fratello di Stella: "Nel minuto di silenzio faccia a faccia con la tragedia"

La mamma di Carlos da Mattarella

Arezzo, 15 agosto 2019 - «E’ stata una giornata davvero intensa a livello emotivo. Poi in quel minuto di silenzio abbiamo vissuto nuovamente tutto ciò che è accaduto quel 14 agosto». Francesco Boccia racconta così il primo anniversario di quella tragedia che si consumò un anno fa a Genova. Il fratello di Stella, la ragazza che perse la vita insieme al fidanzato Carlos, ieri era in Liguria insieme alla madre e alla moglie.

Con loro anche i genitori di Carlos, entrambi indossavano una maglia con la foto del figlio, per prendere parte alla cerimonia di commemorazione che si è tenuta nel capannone della nuova Pila 9 del viadotto Polcevera. Lì, dove le macerie hanno lasciato il posto alla ricostruzione del nuovo ponte. Una cerimonia che ha voluto non solo ricordare la tragedia ma manifestare anche la vicinanza alle famiglie da parte delle cariche dello Stato. Il PresidenteMattarella si è soffermato a parlare con alcuni di loro, stringendo a tutti la mano, cercando di dare conforto.

Conforto e forza che in questi mesi ai familiari di Stella è stato dato dalla fede in Dio e dalla vicinanza con i parenti delle altre vittime. «Le nostre famiglie sono rimaste in contatto in questi mesi» ha ricordato Francesco, pastore evangelico parlando proprio del rapporto che si è instaurato con i familiari delle altre vittime del Ponte Morandi.

«E’ stata una commemorazione composta quella a cui abbiamo preso parte – racconta il fratello di Stella – diciamo pure che c’è stato un abbraccio con i parenti delle altre vittime. Sicuramente il momento più difficile è stato il minuto di silenzio. Mentre passavano i secondi abbiamo vissuto nuovamente quel 14 agosto, quegli attimi drammatici che ci hanno segnato e che non possiamo dimenticare».

Dopo la cerimonia nel capoluogo ligure la famiglia di Carlos è tornata a Capolona. Sia il Comune di Capolona che quello di Civitella hanno fatto arrivare alle famiglie il loro dolore e la loro solidarietà. E’ stato don Giuliano Francioli a celebrare nel pomeriggio la messa in suffragio del ragazzo.

I genitori, indossando ancora quella maglia con sopra l’immagine sorridente di Carlos, insieme agli altri figli, si sono seduti in prima fila, segnati dal dolore e dal ricordo di quel giorno e da una giornata che ha fatto tornare alla mente ricordi incancellabili. Ma la volontà era quella di essere presenti a Genova, abbracciare anche chi ha condiviso e sta condividendo ancora rabbia e dolore.