Morì in moto sulla strada di casa. L’autista dell’autocarro patteggia: pena di un anno e patente ritirata

La vittima Daniele Saltapari aveva 31 anni quando nel giugno del 2023 perse la vita a Campoluci. Ieri la sentenza, frutto dell’accordo tra le parti, dopo l’analisi dei rilievi per ricostruire l’incidente.

Morì in moto sulla strada di casa. L’autista dell’autocarro patteggia: pena di un anno e patente ritirata

Morì in moto sulla strada di casa. L’autista dell’autocarro patteggia: pena di un anno e patente ritirata

di Matteo Marzotti

AREZZO

Un anno di reclusione con sospensione condizionale della pena e dodici mesi senza patente. Ecco la pena che è stata inflitta all’uomo al volante di un autocarro, un 45enne casentinese, che nel giugno dello scorso anno in prossimità dell’incrocio che porta a Patrignone si scontrò, travolgendo e uccidendo, Daniele Saltapari di 31 anni. La pena è arrivata dopo il patteggiamento di ieri mattina. L’accordo tra le parti prevedeva una pena di oltre due anni, ma su questa hanno influito alcune diminuzioni legate sia alla scelta del rito (il patteggiamento) sia per un "fatto concorsuale".

Da qui si è quindi arrivati alla pena di un anno inflitta all’uomo che si trovava al volante del mezzo che uccise Daniele. Nel corso delle indagini è stata ricostruita la dinamica dell’incidente con il magistrato che ha esaminato i rilievi e gli esiti dei vigili urbani intervenuti sul posto. All’attenzione delle autorità anche il filmato di una telecamera di sorveglianza che, pur essendo lontana dal luogo dell’impatto, avrebbe potuto fornire elementi utili.

L’incidente era avvenuto il 7 giugno dello scorso anno sulla strada provinciale della Libbia, proprio in corrispondenza dello svincolo che porta a Patrignone. Daniele Saltapari stava viaggiando in sella alla propria moto, una Kawasaki, e si trovava a pochi metri dalla propria abitazione quando si verificò lo scontro. Il mezzo da lavoro, di proprietà di un’azienda, avrebbe iniziato a svoltare verso sinistra, in direzione di Patrignone, con largo anticipo, tagliando quindi la strada in diagonale. Nella manovra il conducente non avrebbe quindi prestato attenzione, al momento della svolta, al motociclista che stava arrivando alle sue spalle, in fase di sorpasso stando alla ricostruzione operata dagli agenti della polizia municipale. Da qui il "fatto concorsuale" che ha portato alla riduzione della pena in fase di patteggiamento. Per Daniele, nonostante l’arrivo dei mezzi di soccorso non ci fu nulla da fare. I sanitari del 118 constatarono il decesso del 31enne, la cui famiglia in aula è stata assistita dall’avvocato Corrado Brilli.