
Lorenzo Foggi
Arezzo, 11 agosto 2025 – Ottant'anni dopo la sua tragica scomparsa, il vicebrigadiere dei Carabinieri Lorenzo Foggi verrà commemorato dall'Istituto del Nastro Azzurro, ente che promuove la memoria e il valore dei decorati al Valor Militare. La cerimonia si terrà lunedì 11 agosto alle ore 18.00 presso il cimitero di Levane, davanti alla targa che porta il suo nome. All'iniziativa parteciperanno rappresentanti dell'Istituto, autorità civili e militari, associazioni e familiari del militare valdarnese. La commemorazione intende onorare le gesta eroiche di Foggi, insignito della Medaglia di Bronzo al Valor Militare, e il sacrificio compiuto in nome della legalità, della libertà e della democrazia. Il suo è un esempio di dedizione totale al servizio della patria, anche nei momenti più difficili della storia italiana.
Lorenzo Foggi nacque a Terranuova Bracciolini nel 1915. Entrò nell'Arma dei Carabinieri nel 1935, frequentando il corso per Allievo Carabiniere a cavallo presso la scuola di Roma. Dopo aver prestato servizio alla Legione di Bari, trascorse cinque anni in Libia, dal 1936 al 1941, come parte del Gruppo Carabinieri Reali nel Governatorato di Tripoli. Una carriera segnata da senso del dovere e spirito di sacrificio che proseguì con la frequentazione del corso per Allievi Sottufficiali a Firenze, al termine del quale fu assegnato nel 1942 al Comando Carabinieri di via Moscova, a Milano, con il grado di vicebrigadiere. Nel dicembre del 1943, nel pieno della guerra e dell'occupazione nazista, Foggi aderì alla formazione partigiana “Carabinieri Patrioti Gerolamo”, partecipando ad azioni offensive e operazioni di sabotaggio, oltre a fornire informazioni strategiche all'avanzata degli Alleati fino all'aprile del 1945.
Per questo impegno, ricevette il “Certificato di Patriota” conferito dal Maresciallo Comandante Supremo Alleato delle Forze del Mediterraneo, oltre a due encomi solenni da parte del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, in riconoscimento del coraggio, dell’abnegazione e dell’altruismo dimostrati. Il senso del dovere di Foggi si manifestò fino all’ultimo giorno della sua vita. L’11 agosto 1945, in servizio regolare, si recò nell’abitazione di un pericoloso ricercato, responsabile di un duplice omicidio. Durante l’operazione, venne colpito mortalmente in uno scontro a fuoco. Il suo corpo venne tumulato nel cimitero di Levane, dove ancora oggi riposa. Nel 1947, il Presidente della Repubblica gli conferì postuma la Medaglia di Bronzo al Valor Militare, mentre nel 2004 la stazione dei Carabinieri di Montevarchi venne intitolata alla sua memoria, in segno di riconoscimento per il suo “fulgido esempio di eroismo e di virtù militari”.
«Ricordare il vicebrigadiere Lorenzo Foggi a ottant’anni dalla scomparsa – afferma il cavalier Stefano Mangiavacchi, presidente della sezione di Arezzo dell’Istituto del Nastro Azzurro – significa rendere omaggio a un uomo che, nella sua breve vita, ha scelto di servire la patria fino all’estremo sacrificio, in un momento particolarmente delicato del ’900. Il suo esempio ci insegna quanto siano ancora attuali i valori di coraggio, giustizia e impegno civile. È nostro dovere custodirne la memoria e trasmetterla alle nuove generazioni».