Moggiona sulla Lonely Planet. La guida-cult esalta i bigonai

Moggiona, in Toscana, è stata per secoli il paese dei bigonai. Oggi Lonely Planet la inserisce tra le 10 migliori città da visitare nel 2024, ricordando la tradizione artigianale e la Bottega del Bigonaio, dove è possibile assistere a dimostrazioni sul mestiere.

Moggiona sulla Lonely Planet. La guida-cult esalta i bigonai

Moggiona sulla Lonely Planet. La guida-cult esalta i bigonai

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Moggiona e i suoi bigonai si è conquistata una spazio su Lonely Planet, la casa editrice australiana che diffonde guide turistiche in tutto il mondo ed è considerata la bibbia dei viaggiatori. In questi giorni la guida ha pubblicato Best in Travel 2024 dove sono indicati per il nuovo anno i 10 migliori Paesi, le 10 migliori Regioni e le 10 migliori città del mondo da visitare. La Toscana è l’unica destinazione italiana presente e c’è anche un trafiletto dedicato a Moggiona e i suoi bigonai. Un mestiere antico che ha sempre caratterizzato il piccolo borgo. Per secoli Moggiona è stata il paese dei bigonai. La maggior parte degli abitanti si dedicava infatti alla costruzione dei bigoni, contenitori in doghe di legno tenute insieme da cerchi. I bigoni venivano venduti alle fattorie della Toscana e servivano al momento della vendemmia per il trasferimento dell’uva dalla vigna. La materia prima per la costruzione di bigoni veniva dalle abetine della foresta di Camaldoli. Molti sono stati nel corso degli anni i riconoscimenti alla maestria dei bigonai di Moggiona. Nel 1954 gli artigiani del paese vincono una medaglia d’oro per gli attrezzi agricoli, nel concorso per l’artigianato rurale che si tenne durante la XVIII Mostra dell’Artigianato di Firenze.

Nel 1968 la Camera di Commercio di Arezzo premia due famiglie di bigonai, i Ballerini e i Roselli: i primi ricevono una medaglia d’oro per oltre due secoli di ininterrotta (e documentata) attività artigianale, i secondi la medaglia d’argento per un’attività di pochi anni più breve. Negli anni 50 del secolo scorso l’avvento della plastica ha decretato la fine di questo mestiere. Oggi nel paese si trovano artigiani che hanno saputo trasferire le loro competenze ed applicarle nella realizzazione di mobili rustici di alta qualità. Per conservare però la memoria di questo tradizionale mestiere, la Pro Loco ha aperto nel centro storico del paese la Bottega del Bigonaio, un ambiente espositivo in cui sono raccolti strumenti, banchi di lavoro, oggetti di produzione locale, insieme ad altro materiale di documentazione. La Bottega non è solo uno spazio espositivo, ma anche una riproduzione accurata e funzionale dell’ambiente di lavoro degli artigiani. Su richiesta è possibile assistere a dimostrazioni sul mestiere, tenute dagli artigiani ancora presenti nel paese.

So.Fa.