"Meoni, un esempio per tutti". Abodi esalta l’atleta e l’uomo. Museo e crossodromo: i progetti

Cerimonia con il ministro dello sport e i vertici Coni: consegnata la medaglia d’oro in memoria. La commozione della moglie e del figlio. Il sindaco Agnelli: "Lui è più vivo dei viventi".

"Meoni, un esempio per tutti". Abodi esalta l’atleta e l’uomo. Museo e crossodromo: i progetti

"Meoni, un esempio per tutti". Abodi esalta l’atleta e l’uomo. Museo e crossodromo: i progetti

Quell’incontro, di buon mattino, davanti al monumento che racconta il campione e l’uomo a motociclisti e appassionati che qui arrivano da tutt’Italia e non solo, ha dato buoni frutti. L’effige di Fabrizio Meoni che impenna la sua moto è il simbolo senza tempo di valori autentici, nello sport e nella vita. Quella mattina, davanti al monumento il ministro Andrea Abodi ha incontrato Elena, la moglie di Meoni, il figlio Gioele e il sindaco Mario Agnelli. E lì, nello scambio di parole e idee, ha "conosciuto più in profondità una storia che conoscevo dalla cronaca. Ho conosciuto la famiglia Meoni e il suo impegno con la Fondazione. Ho conosciuto Gioele che ho seguito nell’impresa della Dakar nel ricordo del padre, e ho capito che avrei dovuto fare qualcosa". Lo ha detto una manciata di mesi dopo quell’incontro a Castiglion Fiorentino, questa volta a Roma al Centro di preparazione olimpica "Giulio Onesti" dove Abodi insieme al presidente Giovanni Malagò e i vertici del Comitato Olimpico nazionale, ha consegnato ad Elena e Gioele Meoni, la medaglia d’oro al valore atletico, la più alta onorificenza in campo sportivo. "Siamo riconoscenti non solo per il valore di un grandissimo atleta ma per un uomo che è andato oltre lo sport. Qui premiamo anche la sua generosità che si perpetua nell’impegno della Fondazione che aiuteremo", sottolinea il ministro. L’attenzione ora diventa costruzione di un percorso, fatto di tappe e di obiettivi.

L’idea che la famiglia del campione accarezza da tempo e che nel confronto con il ministro potrebbe prendere forma, va in due direzioni: un museo con le moto e gli equipaggiamenti di Fabrizio Meoni, una sorta di viaggio nelle sue imprese sportive più eclatanti. E al tempo stesso, un viaggio dentro la passione di un uomo che continua a trasmettere i valori fondamentali, rappresentando un esempio per tutti. L’altro progetto in cantiere, è la costruzione di un crossodromo di livello nazionale intitolato a Meoni. Un traguardo ambizioso, ma possibile per onorare la sua memoria e perpetuare la passione di cui è stato interprete autentico e che oggi vive nell’impegno del figlio Gioele, reduce dall’impresa della Dakar che ha corso in nome del padre e per portare avanti i progetti per i villaggi dell’Africa che Meoni ha attraversato e sostenuto per molti anni. Perchè, ricorda Elena Meoni, "Fabrizio diceva sempre che se fossimo nati in Africa avremmo avuto gli stessi problemi e che dunque dovevamo aiutare le persone a stare meglio, ad avere un’opportunità di crescita e di riscatto". Un giornata speciale, vissuta a Roma e poi trasferita a Castiglioni con un tesoretto di progetti e possibilità per continuare a camminare lungo la strada tracciata dal campione. Perchè, di Fabrizio, il sindaco Agnelli racconta la parabola di "un meccanico che è diventato pilota e di un pilota, padre di famiglia, che ha aiutato tanta gente". Perchè, rimarca il primo cittadino: "Fabrizio è più vivo dei viventi".