Calci e pugni allo psichiatra: medico aggredito alla Casa della Salute, paziente arrestato

L'episodio poco prima delle 13 a Pieve. Medico portato in ospedale con traumi vari. Desideri: "Miglioreremo la sicurezza dei nostri professionisti"

Un'ambulanza (Foto di repertorio)

Un'ambulanza (Foto di repertorio)

Arezzo, 3 luglio 2018 - Si è scagliato all’improvviso con violenza e a più riprese sul medico che lo aveva in cura, usando mani e gambe fino a spedirlo al pronto soccorso. Per lui sono poi scattate le manette ai polsi. Un fine mattinata diventato quasi da incubo nei locali della Casa della Salute di Pieve Santo Stefano, dove anche gli operatori sono rimasti allibiti di fronte al comportamento di un paziente, C.A. di 35 anni, residente nel Comune della Valtiberina Toscana.

Il grave episodio è avvenuto poco dopo le 12,30 di ieri, quando il giovane si trovava nella struttura del paese, ubicata nei locali dell’ex ospedale della Madonna dei Lumi, per sottoporsi alla terapia prescrittagli; il soggetto, affetto da particolari patologie, è monitorato e seguito nell’ambito della psichiatria: a lui, paziente con una frequenza fissa, vengono somministrati i farmaci del caso e fino a questo momento i suoi problemi erano stati arginati senza che si creassero situazioni di alcun genere. Tutto sembrava quindi procedere nella normalità più totale, nonostante i controlli su di lui fossero costanti.

Stavolta, però, un qualcosa è partito dentro di lui mentre si trovava assieme a quattro operatori; a farne le spese, un medico del servizio di igiene mentale, 39 anni; sarà ora quest’ultimo a raccontare nel dettaglio agli inquirenti quanto gli è accaduto, ma pare che siano stati motivi davvero futili a scatenare l’inattesa reazione del 35enne, il quale ha cominciato a minacciare e aggredire a ripetizione lo psichiatra, adoperando in prevalenza le mani per schiaffeggiarlo, ma ricorrendo anche ai calci e rendendolo di fatto impossibilitato a difendersi.

Per riportare la calma, si è pertanto reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine, chiamate dal personale interno, che aveva subito preso coscienza delle difficoltà in cui il medico si era venuto a trovare; il professionista è stato così trasportato dal 118 in codice giallo a Sansepolcro: la prognosi stilata dai sanitari del plesso di zona è di 40 giorni per trauma cranico e all’orecchio e ferite varie alle gambe.

Alla Casa della Salute di Pieve sono giunti i carabinieri della locale Stazione, assieme ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sansepolcro, che lo hanno tratto in arresto con l’accusa di lesioni gravi a pubblico ufficiale. Il 35enne è stato quindi portato nella caserma biturgense dell’Arma e alle 16 di ieri caricato e tradotto nel carcere di San Benedetto ad Arezzo, dove ha trascorso in cella la scorsa nottata, in attesa del rito per direttissima fissato quasi sicuramente per stamani.

In una nota della Asl Toscana Sud Est, il direttore generale dell’azienda, dottor Enrico Desideri, ha detto. «Sono molto dispiaciuto per l’accaduto – afferma Desideri – ed esprimo tutta la vicinanza al nostro medico. Le forme di violenza che si stanno verificando contro gli operatori, ci inducono a lavorare per migliorare l’oggettiva sicurezza dei nostri professionisti nelle varie sedi di lavoro».