Maxi furto ai danni del Comune, rubati gli attrezzi degli operai. Dipendenti vanno a ricomprarli

Sansepolcro (Arezzo), su indicazione dell’amministrazione i dipendenti hanno dovuto riacquistarli. Il danno è di 100mila euro: sul capannone non ci sono telecamere di videosorveglianza

L'intervento della polizia

L'intervento della polizia

Sansepolcro, 8 febbraio 2024 – Un altro furto notturno, ma questa volta di proporzioni maggiori, è stato messo a segno nella notte fra martedì e ieri a Sansepolcro all’interno del capannone ex Risanamenti, di proprietà del Comune, nel quale vengono custoditi gli strumenti del servizio manutenzione. Nel mirino è finita anche la struttura adiacente, sede locale di Sei Toscana. A quanto risulta, il bottino complessivo sarebbe particolarmente ingente: si ipotizza intorno ai 100mila euro, ma potrebbe essere anche una cifra superiore.

E’ stato il personale dell’amministrazione di Palazzo delle Laudi, ieri mattina, a fare l’amara scoperta: la squadra pronta per intervenire successivamente nelle mansioni quotidiane, all’arrivo al capannone lungo via Senese Aretina nei pressi della frazione di Gricignano, ha notato subito che gli ingressi erano stati forzati. C’è voluto poco per comprendere la portata del raid: all’interno mancavano infatti il furgone, il tagliaerba, le motoseghe, i decespugliatori, i potatori e altri strumenti che gli operai comunali utilizzano per le loro attività. Praticamente la banda - si ipotizza specializzata nel furto di questi oggetti - aveva fatto sparire tutto.

E infatti i dipendenti già ieri mattina sono stati costretti, su indicazione dell’ufficio tecnico, ad acquistare per conto dell’amministrazione municipale il materiale necessario per svolgere i lavori già previsti. Anche la sede biturgense di Sei Toscana è stata "visitata" dai ladri, che si sono impossessati di centinaia di litri di gasolio e, anche in questo caso, di strumenti utilizzati per compiere le mansioni. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato biturgense per quanto riguarda i rilievi al capannone del Comune, mentre dall’altra parte – quella di Sei Toscana – toccherà ai militari dell’Arma della Compagnia di Sansepolcro fare luce su quanto accaduto l’altra notte. Peraltro, in entrambe le strutture, non è attivo il sistema di videosorveglianza, quindi gli investigatori non avranno a disposizione questo prezioso supporto per indirizzare le loro indagini.

Proprio nello scorso fine settimana, un altro furgone era sparito da un’azienda di ombrelloni, sempre nella zona industriale di Sansepolcro e a distanza di nemmeno un chilometro dall’ultimo raid. Ciò conferma, quindi, che le indagini debbono essere indirizzate verso una banda specializzata che sta prendendo di mira la Valtiberina.