AREZZO
Cronaca

"Mauro, vero esempio". Il Passatore con la polio presto sarà premiato

L’abbraccio collettivo a Calderini dopo l’impresa nei 100 chilometri. Il sindaco di Citerna: "Orgogliosi di lui". L’amico Misuri: "Sono commosso".

di Fabrizio Paladino

L’impresa di Mauro Calderini, il sessantenne poliomielitico che ha portato a termine la maratona del Passatore Firenze-Faenza tra sabato e domenica di ben 100 chilometri, non è passata di certo inosservata. Dagli abbracci degli amici all’arrivo a quelli "social" con centinaia di messaggi di congratulazioni che hanno invaso il profilo Facebook dell’aretino residente da tempo a Pistrino di Citerna, in alta Umbria. E proprio il sindaco del suo comune, Enea Paladino, ha annunciato che a breve Mauro verrà premiato "perchè per tutti noi è un vero esempio" ha detto con orgoglio il primo cittadino. "Ho seguito dal 2017 il suo percorso e domenica ci siamo tutti commossi quando abbiamo saputo che aveva concluso la corsa alla quale teneva tanto".

Giuseppe Misuri, editore di RadioFly, era lì a Faenza domenica mattina quando il suo amico d’infanzia Mauro ha alzato le braccia al cielo. "Un’emozione grandissima – ammette – sono ancora commosso se penso a quei momenti".

I due sono praticamente inseparabili da sempre, peraltro Giuseppe è stato quello che, 7 anni fa, proprio nel momento più difficile di Mauro, lo ha spronato a reagire, portandolo con lui per la prima volta ad affrontare il cammino di Compostela.

"Lo abbiamo fatto insieme per sei anni di fila – ammette – e una volta, mentre stavo per abbandonare nella tappa più lunga, quella di 51 chilometri, fu proprio lui a farmi coraggio ripetendo più volte che non dovevo mollare".

Mauro nemmeno durante la notte tra sabato e domenica, durante quei lunghissimi 100 chilometri, ha mollato.

"Non avevo dubbi – sottolinea Misuri – conosco bene ormai il mio amico, ero sicuro che ce l’avrebbe fatta come in altre circostanze. Avevo le lacrime agli occhi all’arrivo; lì c’era un altro amico inseparabile, Carlo Valecchi, che anche al Passatore lo ha seguito in ogni istante". Mauro, ha mantenuto il suo passo regolare anticipando di due ore il tempo massimo stabilito dalla corsa (quasi 20 ore).

"Quando siamo tutti insieme ripartiti da Faenza – conclude Misuri – ancora stavano arrivando altri corridori; Mauro, nonostante la sua forza arriva praticamente solo dalla parte destra del corpo, era riuscito a mettere alle spalle tanti atleti...".

E lui, Mauro, appena tagliato il traguardo, ha detto: "E’ stata una vera impresa, io ho la parte sinistra del corpo paralizzata, quindi corro sempre utilizzando solo la gamba destra. Adesso sono pronto ad altre sfide, visto che ho superato quella che, almeno sulla carta, era la più difficile per me". Un vero esempio per tutti Mauro: avanti così, ora non fermarti più.