Il grande Masaccio sarà celebrato, a San Giovanni, con un evento annuale che sarà istituzionalizzato e diventerà una ricorrenza importante per i sangiovannesi: in quella occasione saranno promossi anche i talenti della città, valorizzando, in modo particolare, i più giovani. Previsto anche un approfondimento sulle presenze e sulle tracce del grande pittore in città. San Giovanni, nei prossimi anni, punta a diventare sempre di più la città della cultura in Valdarno. Molti i progetti che saranno messi a punto. Innanzitutto si candiderà ad essere la sede/segreteria del comitato organizzatore, nel 2028, delle celebrazioni dei 600 anni dalla morte di Masaccio con una grande esposizione analoga a quella del 2001. Casa Giovanni Mannozzi diventerà sede per mostre di giovani artisti, Palazzo Corboli, quando sarà completato, sarà il Palazzo della Memoria, con sale dedicate allo studio e alla lettura di completamento. Il centro storico sarà valorizzato come "Museo a cielo aperto" e sarà costruito e potenziato un percorso museale cittadino fatto di storia, di strade, di tradizioni e di edifici, anche nell’ambito del progetto "Por Fesr – Tra natura e cultura", che prevede la rigenerazione dei chiassi. Sarà poi confermata la collaborazione con la Galleria degli Uffizi, verrà formalizzata la costituzione di un Polo Museale sangiovannese che metterà insieme strutture pubbliche e private: il Museo delle Terre Nuove, Casa Masaccio, Museo della Basilica, Casa Giovanni da San Giovanni e la Pieve di San Giovanni. Sarà poi potenziato il Sistema museale del Valdarno di cui San Giovanni è Comune capofila, così come i Musei toscani per l’Alzheimer.
CronacaMasaccio verrà celebrato ogni anno