REDAZIONE AREZZO

Marzullo è il nome forte per il centrosinistra

Elezioni comunali a Monte San Savino: possibile un’altra lista per il centrodestra dopo lo strappo con le segreterie dei partiti

MONTE SAN SAVINO

Potrebbe essere annunciato anche oggi, dopo l’assemblea comunale del Pd, il condizionale è rigorosamente d’obbligo, il candidato a sindaco del centrosinistra della lista Per Monte San Savino del dopo-Scarpellini, non più eleggibile dopo due legislature. Dovrebbe essere l’ingegnere Antonio Marzullo, 68 anni, ex assessore nella squadra di centrosinistra capeggiata da Silvano Materazzi dal 2004 al 2009. Era tra i nominativi dei papabili, come altri, ad iniziare dall’attuale assessore Nicola Meacci ma negli ultimi giorni c’era stata una sorta di svolta e di convergenza, tanto da sembrare una formalità l’assemblea, sul nome della dirigente scolastica dottoressa Iasmina Santini che aveva accettato ma con riserva.

Questa riserva non è stata sciolta dall’interessata positivamente per due ragioni ovverosia una sorta di "incompatibilità" tra il lavoro di dirigente scolastica e di amministratore ed anche perché il marito è un dipendente del Comune.

Ecco, allora, che dopo riflessioni sulla scelta è tornato in ballo proprio Marzullo che, però, pretendeva, sin dall’inizio, che la sua nomina fosse espressione di unitarietà di consensi e di convergenza. E’ quello che Marzullo avrebbe messo come priorità, da subito. E sarà proprio l’esito dell’assemblea a far sciogliere la riserva.

Si va quindi delineando il quadro dei partecipanti alla competizione elettorale di giugno. Da una parte c’è Gianni Bennati, sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Dall’altro la ricandidatura civica di Claudio Valdambrini, già candidato del centrodestra nel 2012. Non è però escluso che dal centrodestra possa nascere una nuova lista, composta dai quei delusi che non si sentono rappresentati dalla candidatura di Gianni Bennati. Il gruppo rappresentato in consiglio da Marcella Luzzi non esclude che "sotto la spinta sempre più pressante dei cittadini, non si faccia avanti una qualche formazione politica espressione del territorio e di quei valori calpestati dai segretari di partito che si ricordano del Monte ogni cinque anni, alla scadenza del mandato elettorale", si legge. Parole pesanti come il piombo che parlano di una spaccatura difficilmente sanabile. Scendono le possibilità che l’attuale assessora Erica Rampini possa fare una sua lista, ma non c’è tuttavia intesa con i vertici del Partito democratico.