
di Simona Santi Laurini
Da due settimane gli appassionati di due ruote castiglionesi hanno un buon motivo per seguire la Dakar e sognare. Si chiama Paolo Lucci, pilota 30enne di Castiglion Fiorentino. Schivo, riservato, antidivo per eccellenza, Paolo Lucci oggi terminerà la sua seconda "gara delle gare" e, comunque andrà, porterà a casa un grande risultato. A 24 ore dalla chiusura, infatti, Paolo rimane il migliore degli italiani. Ma sportivamente parlando, non è questo il dato che conta. Conta il suo rendimento costante, la sua capacità di affrontare terreni diversi, le sue skills sulla navigazione e la capacità di concentrarsi al massimo. Dopo la penultima tappa, può vantare un 15° posto assoluto nella classifica generale ed è questo il suo più grande successo sportivo. Benone anche nella categoria Rally 2, in cui fino a stamani era secondo dietro di 30’ al francese Dumontier e così dovrebbe rimanere, a meno di clamorosi colpi di scena, che nella Dakar sono sempre dietro all’angolo.
"Questi giorni mi sono divertito" ha scritto Lucci nel suo profilo Facebook. E poi in inglese "Now let’s enjoy the end of this mystical journey" ovvero "Ed ora divertiamoci, terminando questo viaggio mistico". Non si è lasciato troppo andare a commenti e interviste. È rimasto piuttosto defilato, sicuramente per carattere, ma probabilmente anche per trovare la giusta consapevolezza per affrontare questa competizione estrema. È caduto nella prima settimana, ma ha retto il colpo e non ha mollato. Le notizie, poche e risicate, le ha fornite tramite la sua pagina Facebook, un paio di righe per giorno. Più presente il suo team manager, l’aretino Gabriele Minelli, che lo ha pubblicamente lodato. "Si è allenato intensamente per mesi, anzi anni, con l’intento di giungere all’appuntamento della Dakar 2023 in perfetta forma fisica e mentale e i risultati li stiamo vedendo, in prova amministra la sua ottima posizione in classifica generale, gestisce bene gli errori con i quali tutti i top rider, con le alte medie di velocità che tengono, si trovano a fare i conti".
Ad attenderlo a casa, amici e tifosi che si sono già dati appuntamento a venerdì 27 gennaio al Belvedere di Roccavo per festeggiare la Dakar di Lucci. Ma forse, domani sera, sarà possibile sentire per la prima volta dal vivo i suoi commenti a "Dakar chiama Italia", processo alle tappe di Gioele Meoni, nelle sue pagine social Whip Live e alle 21.00 su Teletruria.
E poi, il prossimo anno, con Gioele che coronerà il suo sogno e raccoglierà fondi per la Fondazione Fabrizio Meoni Onlus, i castiglionesi alla Dakar saranno ben due.