
Lucacci
Arezzo, 15 febbraio 2022 - Nel bel mezzo di un polverone che ruota attorno a Estra, e alla sua Governance e con il giudizio sospeso del Tar che deciderà nel merito del caso-Macrì solo dopo l’udienza del 14 giugno, spuntano fuori i primi incarichi professionali ai consiglieri comunali di Arezzo, già oggetto dell’interrogazione della Lega che ha rischiato di frantumare la maggioranza che sostiene il sindaco Alessandro Ghinelli, poi ricomposta con il contestuale invito alla chiarezza, e quindi a rendere noti i legami patrimoniali con Estra, e la sua galassia, e Coingas.
Alcuni consiglieri, in verità, li avevano già inseriti nel curriculum (pubblicato nel 2020) accessibile dal sito di Palazzo Cavallo. Ma non tutti. Nel caso di Francesco Lucacci, consigliere in quota Fratelli d’Italia e presidente provinciale del partito avrebbe ottenuto incarichi per Centria srl, partecipata al 99,6% da Estra che si occupa del vettoriamento di gas naturale, della distribuzione e della vendita di gpl. Incarichi che risalgono al 2017 per la riscossione crediti di clienti morosi e, in particolare per la chiusura dei contatori di quanti non pagavano. Collaborazioni che hanno fruttato in tutto – spiega lo stesso consigliere – circa 16-17mila euro spalmati in 3 anni mentre attualmente sta finendo le pratiche assegnate in precedenza.
Mentre gli affidamenti diretti che compaiono nel sito sulla trasparenza di Centria (5 per 16mila euro nel 2021) sono «gare alle quali ho partecipato ma non ho vinto perché avevo inserito un ribasso errato». «E’ assolutamente un piccola parte dei miei compensi professionali – spiega Lucacci - mi occupo di tante altri tematiche da avvocato. Rappresentano circa il 12-15% dei miei introiti e al sindaco ho risposto subito, ben prima che arrivasse la lettera». Altri consiglieri invece avevano già inserito direttamente nel curriculum gli incarichi. Il presidente del Consiglio comunale Luca Stella, iscritto all’Albo dei Dottori commercialisti, ha indicato di svolgere dal 1999 incarichi in qualità di «sindaco revisore di alcune società di capitali». Tra queste c’è Cavriglia spa, una società partecipata al 100% da Estra. Stella, in particolare è presidente del Collegio sindacale. Anche l’architetto Roberto Severi ha inserito nel suo curriculum, tra i numerosi incarichi professionali svolti negli anni, la ristrutturazione e riorganizzazione interna degli spazi direzionali e sistemazione degli esterni per Coingas, avvenuta nel 2017. Queste, in sostanza, le risposte che il sindaco ha chiesto, anche se non dovute «al fine di confermare quella relazione di fiducia che lega ognuno di noi, nel ruolo che istituzionale che ricopre ai cittadini».
L’interrogazione dei salviniani depositata il 12 gennaio scorso, era arrivata a distanza di due mesi dalla mannaia di Anac che, ritenendo l’inconferibilità dell’incarico, aveva fatto decadere Francesco Macrì dalla presidenza di Estra, ovvero il consigliere in quota Arezzo che partecipa il gigante di gas e energia attraverso Coingas. Un ’atto di guerra’ secondo Fratelli d’Italia che, inzialmente, aveva minacciato di astenersi anche dal Consiglio comunale senza però ritirare gli assessori. E con 6 posti a tavola il partito della Meloni ha un peso specifico non indifferente all’interno della maggioranza. La frattura era stata sanata nella stanza del sindaco che, nella lettera ai consiglieri, aveva annunciato di voler «tenere insieme il legittimo principio di trasparenza con l’altrettanto legittimo principio di tutela della onorabilità di chi svolge una professione e ha il medesimo diritto di dedicare la propria passione alla politica della città».