Lollobrigida fa il pienone e abbraccia D’Ettore

Folla per il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia alla ‘cena dei patrioti’. L’onorevole uscente lascia Toti ed entra nel partito

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di Federico D’Ascoli

Il bagno di folla all’Evento di Talzano di Indicatore per la cena dei patrioti e poi il benvenuto a Felice Maurizio D’Ettore.

La giornata aretina di Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia è stata caratterizzata dalle 400 persone presenti alla cena dei patrioti con Gabriele Veneri e Francesco Macrì gran cerimonieri e poi dall’annuncio dell’ingresso dell’onorevole aretino nel partito della Meloni.

D’Ettore entra a far parte del quarto gruppo parlamentare diverso dall’inizio della legislatura che sta per chiudersi: eletto nel 2018 con Forza Italia è passato a Coraggio Italia di Brugnaro, poi a Vinciamo Italia di Toti e infine, da ieri, Fratelli d’Italia.

"Tra le tante richieste di adesione avute – rivela Francesco Lollobrigida – abbiamo accettato quelle di tre deputati (gli altri due sono Bond e Di Sarno, ndr), che consideriamo di estrema qualità, rappresentativi di valori e idee compatibili con il nostro partito e che a liste elettorali chiuse non scelgono nessuna garanzia ma si iscrivono al nostro gruppo solo simbolicamente nella probabile ultima seduta d’Aula".

Lollobrigida, con La Nazione, affronta vari temi nazionali al centro della proposta di Fdi: "Possiamo dire, numeri alla mano che il tentativo di demonizzare Giorgia Meloni è fallito. Ora è una speranza, basata su quello che si impegna a fare ma anche su quello che ha già dimostrato di saper fare – dice il dirigente del partito – la nostra priorità sono le infrastrutture di cui l’Italia ha un enorme bisogno: il turismo è sempre stato un grande cavallo di battaglia di Fratelli d’Italia che ha scelto, occorre lavorare per difendere i balneari e non lasciarli in balia delle aste che vuole la Ue. La Bolkestein è una direttiva sbagliata perché ci sono molte spiagge libere che possono essere messe a gara: va tutelato il nostro grande capitale costituito dalle 30 mila imprese italiane di balneazione che sono spesso a conduzione familiare".

Severo il giudizio sul reddito di cittadinanza: "È una misura sbagliata, non degna di un Paese serio. Noi ci siamo sempre occupati di chi è debole, di chi è invalido, dei pensionati, di coloro che non possono lavorare. A tutti gli altri dobbiamo dare lavoro, come prevede la Costituzione. Lavoro inteso non come diritto e basta perché il cittadino deve avere la consapevolezza che il lavoro è anche un dovere attraverso il quale affermare la propria dignità".

Chiara anche la posizione sull’immigrazione: "Sono favorevole all’immigrazione, un italiano non può essere contrario: siamo andati nel mondo sono diventati protagonisti della crescita nelle nazioni che ci hanno ospitato. Quel tipo di immigrazione è quella che vogliamo e per farla bisogna fermare l’ immigrazione illegale perché chi entra illegalmente nella nostra terra non ha alcuna intenzione di rispettare le nostre leggi, i nostri valori, la nostra cultura".