REDAZIONE AREZZO

"Lo scaffale di Mecenate", all’Archeologico arriva Giorgio Franchetti

Oggi dalle 16 al Museo Archeologico Nazionale "G.C.Mecenate" di Arezzo si terrà la presentazione del saggio "L’apicoltura nel Mediterraneo...

Oggi dalle 16 al Museo Archeologico Nazionale "G.C.Mecenate" di Arezzo si terrà la presentazione del saggio "L’apicoltura nel Mediterraneo...

Oggi dalle 16 al Museo Archeologico Nazionale "G.C.Mecenate" di Arezzo si terrà la presentazione del saggio "L’apicoltura nel Mediterraneo...

Oggi dalle 16 al Museo Archeologico Nazionale "G.C.Mecenate" di Arezzo si terrà la presentazione del saggio "L’apicoltura nel Mediterraneo antico. Archeologia del rapporto tra uomo e api dalla preistoria alla tarda antichità", del divulgatore storico Giorgio Franchetti. La presentazione è inquadrata nell’ambito della rassegna "Lo scaffale di Mecenate" che si aprirà oggi proprio con questo evento e vedrà altri due incontri il 23 e il 30 maggio. Il volume offre al lettore la possibilità di fare un incredibile viaggio nel tempo, dalla preistoria alla tarda antichità romana, per scoprire quale fosse il rapporto che le civiltà del Mediterraneo ebbero con le api, con il miele, e quali tecniche di apicoltura svilupparono. Ma il viaggio che l’autore propone è anche nello spazio: infatti questo racconto non tocca solo le terre bagnate da questo meraviglioso mare, ma si sposta anche in Africa e in India, dove l’etnografia ci permette di comprendere meglio alcuni processi preistorici altrimenti inspiegabili. Un percorso storico e geografico inseguendo idealmente "Maia", un’ape conservata in ambra antica di milioni di anni e che ci porterà a parlare di pitture rupestri neolitiche, di Egizi, di Mesopotamia, di Creta, di Grecia, di Malta e infine di Etruschi e Romani. Un libro che si prefigge anche di porre l’attenzione sul patto ancestrale che l’uomo, da subito, ha stretto con le api e del quale noi siamo i destinatari moderni. "Scrivere questo volume è stato come compiere un incredibile viaggio nel tempo e nello spazio all’inseguimento della mia "ape Maia", l’ape in ambra che mi è stata regalata anni fa e che ha acceso tutto il mio interesse verso questo argomento - dice il dott. Franchetti – Ed è stato anche un viaggio che mi ha portato a maturare una più profonda consapevolezza sull’ancestrale patto tra uomini e api, di cui siamo oggi eredi e del quale dobbiamo preservare l’integrità per le generazioni future". L’evento verrà introdotto dalla direttrice del museo, Maria Gatto.