REDAZIONE AREZZO

Lettera dei parlamentari toscani al governo per salvare l'oro di Arezzo

Anche la Camera di Commercio con Guasconi e Randelli: i provvedimenti che servono

Massimo Guasconi

Arezzo, 18 giugno 2020 - Tutti i parlamentari toscani, di ogni schieramento politico, hanno scritto al governo chiedendo aiuti per il distretto orfao aretino, anche e soprattutto depurando il fatturato dall'incidenza della materia prima: il decreto rilancio esclude infatti dai contributi a fondo perduto le aziende che abbiano un fatturato superiore ai 5 milioni.

Sul tema interviene anche la Camera di Commercio con il presidente Massimo Guasconi e il segretario generale Marco Randellini. "Gli undici rappresentanti della Camera ed i tre Senatori, alcuni dei quali hanno anche portato il loro contributo di idee e di proposte nel corso di due webinar di confronto promossi dalla Camera di Commercio e dalla Consulta provinciale Orafa, hanno infatti sottoscritto congiuntamente un documento indirizzato al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e al Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri. 

Il documento richiede, ai due rappresentanti del Governo, una serie di interventi a tutela del comparto nazionale della gioielleria ed oreficeria ad iniziare dalla convocazione di un tavolo nazionale deputato alla individuazione degli interventi più urgenti a sostegno di uno dei settori che ha maggiormente risentito delle conseguenze economiche derivanti dall’emergenza Covid 19. I firmatari, appartenenti sia alla maggioranza che all’opposizione  arlamentare, hanno inoltre fatto proprie le proposte avanzate congiuntamente da Ente camerale e Consulta Orafa per la modifica dell’art. 25 del decreto legge ”Rilancio” e per una rapida ratifica da parte italiana della Convenzione di Vienna che permette una più facile commercializzazione internazionale delle produzioni in metalli preziosi.

Come Ente camerale siamo impegnati a coinvolgere le Camere di Commercio di Alessandria e Vicenza nel sostegno a proposte ed interventi, come quello dei nostri parlamentari, di cui potrà beneficiare l’intero sistema italiano della gioielleria ed oreficeria".