E’ stato definito il "libretto rosso" del movimento del sessantotto italiano, il vademecum di ogni insegnante democratico. Quando don Milani lo ha scritto voleva scatenare una riflessione sulla necessità di riformare il sistema educativo, che poi è sfociata nelle grandi battaglie per la scuola degli anni settanta contro l’autorità degli insegnanti, per riportare i ragazzi al centro del sistema educativo anche con la partecipazione dei genitori.
A quel momento storico è dedicato lo spettacolo "Lettera a una professoressa" che Laboratori Permanenti propongono il 3 giugno alle 20.45 all’auditorium Santa Chiara a Sansepolcro con la Compagnia Chille della Balanza, di e con Claudio Ascoli, con la partecipazione di Sissi Abbondanza e Monica Fabbri. Un’altra serata che riprende il fascino degli spettacoli in presenza.
Un testo liberamente ispirato al libro scritto da Don Lorenzo Milani e dai suoi alunni a Barbiana, diventato come detto simbolo per una rivoluzione dei modelli scolastici. Un evento spiazzante ma anche divertente per capire, per parlare dell’oggi e del "che fare?" a partire da Don Milani. Necessaria la prenotazione a 379 1253567, [email protected].
Lo spettacolo sarà preceduto da un laboratorio, sempre il 3 giugno alle 11.30 nello spazio all’aperto di Campaccio dove la compagnia Chille della Balanza incontrerà gli studenti di ragioneria e del liceo Città di Piero di Sansepolcro per raccontare e condividere l’esperienza portata avanti da Don Milani e della scuola di Barbiana, una canonica del Mugello a pochi chilometri da Firenze. Un luogo sperduto dell’Appennino, lontano dagli effetti del miracolo economico, un luogo di miseria e arretratezza. Un luogo di esilio dove don Milani è arrivato il 7 dicembre del 1954, a 31 anni. Niente acqua, né luce, né una strada per arrivarci.