La crescita tecnologica in atto ormai da decenni sta procedendo sempre più rapidamente dato che l’impatto in tutti gli ambiti, da quello privato a quello pubblico e aziendale è enorme, con conseguenze importanti sulla nostra società.
Ma qual è il rapporto tra noi giovani e il mondo tecnologico? Come ci influenza o come ha cambiato il modo di comunicare tra di noi? In Italia l’85 per cento dei giovani tra gli 11 e i 17 anni utilizzano quotidianamente uno smartphone, e sono sempre più dipendenti dall’utilizzo di internet e dei social network.
Fra gli effetti negativi dell’abuso tecnologico c’è un fenomeno molto famoso, ovvero quello degli Hikikomori. Il termine "Hikikomori" significa letteralmente "stare in disparte" ed è usato per indicare coloro che decidono di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi, chiudendosi in casa, senza avere alcun contatto diretto con il mondo esterno, a volte nemmeno con i propri genitori.
Sebbene questo fenomeno sia emerso per la prima volta in Giappone, la pressione e il disagio che spingono alcuni giovani all’isolamento sociale ha assunto proporzioni drammatiche anche in Italia. Altro fenomeno da attenzionare è il cyberbullismo, che consiste in azioni aggressive realizzate dal bullo mediante strumenti elettronici.
Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati con smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Nonostante i fenomeni descritti l’utilizzo della tecnologia ha sicuramente determinato anche significativi vantaggi, come ad esempio una comunicazione più immediata, una riduzione delle distanze, un commercio più rapido ed economico, e soprattutto la capacità di implementare alcune competenze cognitive, tramite forme di apprendimento più efficaci.
A tal proposito, ecco le parole del preside dell’Isitituo comprensivo Rita Levi Montalcini, Cristiano Rossi: "La tecnologia deve servire a rendere semplice la realizzazione dei beni e dei servizi. Nel nostro istituto abbiamo a disposizione droni, computer, Ipad e tra poco arriveranno anche la stampante 3D e i robot. La tecnologia è di aiuto ai diversi stili di apprendimento dei ragazzi e ai loro bisogni specifici, per trovare il proprio metodo di lavoro".
Sono diversi i software e gli applicativi con cui la didattica può diventare davvero innovativa e stimolante. Uno di questi è Lego Spike, in cui le abilità tecnologiche si uniscono alle capacità matematiche.