Le piazze del sapere, a Palomar Jacopo Storni e Lucrezia Lombardo

Prosegue a San Giovanni Valdarno la rassegna Le Piazze del sapere, con la presentazione dei libri di Jacopo Storni e Lucrezia Lombardo. Storni racconta Tiziano Terzani, mentre Lombardo approfondisce la figura di Anna Freud. Evento organizzato dal Comune in collaborazione con Unicoop Firenze e associazione Pandora.

Proseguono Le Piazze del sapere di maggio a San Giovanni Valdarno, la rassegna per la promozione della lettura organizzata dal Comune, con la collaborazione di Unicoop Firenze – Bibliocoop di San Giovanni Valdarno e associazione culturale Pandora. Oggi alle 17,30 a Palomar, Casa della cultura Jacopo Storni presenterà il suo ultimo libro “Tiziano Terzani mi disse. Nei luoghi delle radici di un esploratore irrequieto” (Ediciclo Editore). A intervistare l’autore, che sarà presente all’evento, ci penserà Lapo Verniani. Un ritratto inedito di Tiziano Terzani attraverso i luoghi delle sue radici e le voci di chi gli ha voluto bene. Un viaggio lungo le strade e i sentieri in cui Terzani ha cominciato a interrogarsi sul mondo, sulla vita, un percorso che smonta gli stereotipi dello scrittore guru, e che rivela l’essenza di un uomo irrequieto ma curioso, fragile ma determinato, alla ricerca di un altrove ma orgoglioso delle proprie origini. Un libro per avvicinarsi a Terzani e che racconta le memorie intime, il pensiero e tanti aneddoti della vita di un ragazzo fiorentino che sentiva dentro l’urgenza di vivere. Jacopo Storni è un giornalista fiorentino, scrive su Corriere della Sera e Redattore Sociale. Si occupa di tematiche sociali attraverso reportage e video-inchieste. Domani sabato alle 17,30 a Palomar, arriverà Lucrezia Lombardo per presentare il suo libro “Berggasse 19. Una donna di nome Anna Freud” (Les Flaneurs Edizioni). Interverranno, oltre all’autrice, Claudia Secciani, insegnante di lettere e Riccardo Lestini, insegnante di lettere e scrittore.Intellettuale amante delle trasgressioni, Anna Freud fu la caposcuola della “psicologia dell’io”. Si dedicò a tempo pieno alla psicoanalisi, che dal suo contributo ricevette nuovi impulsi vitali, in particolare nella direzione della cura dei disturbi infantili. Sul piano sentimentale, è noto il suo legame con la collega statunitense Dorothy Burlingham, ovviamente inviso alla mentalità del tempo. Lombardo cede la parola alla stessa Anna.