Le opere di Marco Fidolini a casa Masaccio

Domani, alle 17, a San Giovanni, sarà inaugurata la mostra di Marco Fidolini sulla Shoah e la ferocia nazista. Le opere esposte, realizzate tra il 2006 e il 2008, denunciano e ricordano le vittime dell'Olocausto. Un messaggio per le giovani generazioni.

Le opere di Marco Fidolini a casa Masaccio

Le opere di Marco Fidolini a casa Masaccio

Sarà inaugurata domani, alle 17, negli spazi di Casa Masaccio a San Giovanni la mostra dell’artista Marco Fidolini, dal titolo Passato e presente: la scatola di Dachau et cetera, sul tema centrale sulla Shoah e della ferocia nazista. Il tutto rientra nell’ambito delle iniziative per il "Giorno della Memoria 2024", istituito il 1° novembre del 2025 dall’assemblea generale delle nazioni unite per ricordare e commemorare le vittime dell’Olocausto. Resterà aperta fino al 4 febbraio e raccoglierà opere composte tra il 2006 e il 2008. "Nell’arte di Marco Fidolini – afferma Valentina Vadi – i corpi si fanno memoria e la memoria si fa corpo, interrogando tutti e in primo luogo le giovani generazioni non solo su quanto è successo all’interno dei campi di concentramento nazifascisti e sull’assoluta necessità che tutto questo non si ripeta". Le parole dell’assessore Franchi: "Quest’anno – afferma – abbiamo voluto usare proprio il ‘medium’ dell’arte contemporanea per la quale la nostra città ha una spiccata vocazione di lungo corso. le opere esposte sono state realizzate tra il 2006 e il 2008, e, nonostante la distanza di quindici anni dalla loro realizzazione, mantengono inalterate, se non addirittura accresciute, la loro forza, la loro intensità espressiva, il loro intento di denuncia". Infine il protagonista della mostra Marco Fidolini: "Nel 2010 – commenta l’artista Marco Fidolini – in occasione delle celebrazioni del Giorno della memoria, scrivevo nell’introduzione del catalogo per la mostra La scatola di Dachau alcune considerazioni sulle opere esposte, Sono convinto da sempre che il linguaggio dell’arte debba anche incrociare l’impegno e le istanze sociali e mi piacerebbe, come artista, consegnare questo messaggio anche ai nostri giovani".

Mas. Bag.