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Le mille Eva. Robin’s in scena al teatro Spina

Stasera lo spettacolo con cui Andrea Adriatico torna a confrontarsi con la fluidità di generi .

Le mille Eva. Robin’s in scena al teatro Spina

La stagione del Teatro comunale Mario Spina di Castiglion Fiorentino, con la direzione artistica dell’Associazione CapoTrave Kilowatt, diretta da Lucia Franchi e Luca Ricci, prosegue con l’icona transgender Eva Robin’s. Con lei la performer statunitense Rose Freeman, l’attrice e cofondatrice dei Teatri di Vita Patrizia Bernardi. Insieme sono tra i protagonisti di "Eva", lo spettacolo con cui Andrea Adriatico torna a confrontarsi con la fluidità di generi umani e teatrali. Rivisitazione di "The gospel according to Jesus, queen of Heaven. God’s New Frock" della drammaturga inglese Jo Clifford, "Eva" narra una storia che conoscono tutti, quella della creazione di Adamo ed Eva, prima il maschio e poi la femmina, due generi ben distinti con destini ben segnati perché in questa storia non è stato previsto chi sta nel mezzo, o ha un po’ dell’uno e un po’ dell’altra. In scena una compagnia di tante eva che moltiplicano l’originario monologo in un coro di identità e fluidità: oltre a Eva Robin’s, Rose Freeman e Patrizia Bernardi, salgono sul palco l’attore palestinese Anas Arqawi, Saverio Peschechera, storico collaboratore di Teatri di vita, e il danzatore e performer Met Decay per raccontare la storia di un bambino che non amava essere chiamato William e voleva giocare con le bambine; che poi è cresciuto, anzi è cresciuta, e ora ha deciso di raccontare agli spettatori, alle spettatrici e a tutti coloro che stanno nel mezzo, o hanno un po’ degli uni e un po’ delle altre, la sua storia, anzi la sua Genesi.

Eva Robin’s alterna la sua presenza come attrice in televisione, al cinema (in film diretti da Dario Argento, Damiano Damiani, Maurizio Nichetti, Alessandro Benvenuti) e in teatro, dove debutta nel 1993 al Festival di Santarcangelo ne La voce umana con la regia di Andrea Adriatico, a cui seguono autori come Cocteau, Copi, Beckett, Jelinek e altri registi come Valter Malosti e Leo Muscato, che l’ha diretta in Tutto su mia madre, nomination al premio Ubu 2011. Jo Clifford, drammaturga e performer inglese di base a Edimburgo, ha scritto oltre cento opere teatrali, e le è stato assegnato il premio Olwen Wymark.