Le anime di Costa e Schilton Storia d’amore e speranza

Le anime di Costa e Schilton  Storia d’amore e speranza
Le anime di Costa e Schilton Storia d’amore e speranza

Due persone comuni per una storia d’amore e di speranza. E’ di Lella Costa il palcoscenico del penultimo appuntamento con la Stagione Teatrale di Sansepolcro. Questa sera alle ore 21 il teatro Dante vedrà protagonisti Lella Costa ed Elia Schilton, i due attori porteranno in scena "Le nostre anime di notte", spettacolo diretto da Serena Sinigaglia e tratto dall’omonimo romanzo di Kent Haruf, uno dei grandi protagonisti della letteratura americana contemporanea. L’adattamento teatrale del testo è di Emanuele Aldrovandi.

Addie e Louis sono due anziani vedovi vicini di casa che si conoscono da anni. Addie, dal giorno della scomparsa del marito, ha serie difficoltà ad addormentarsi da sola e propone a Louis di andare da lei a dormire per poter condividere con qualcuno quell’intimità notturna fatta soprattutto di chiacchierate nel buio prima di cedere al sonno.

Ne nascerà una storia d’amore dolce e coraggiosa, nella quale i due protagonisti si terranno la mano a vicenda, raccontandosi ricordi e speranze. Un’unione che però viene immediatamente giudicata perché appare troppo spregiudicata da familiari e cittadini. Un testo delicato che fa emergere la cattiveria e l’egoismo umano attraverso una scrittura semplice che punta ai sentimenti e alle emozioni con l’urgenza di raccontare un periodo della vita, quello dell’anzianità, contraddistinto dalla solitudine.

Lella Costa ed Elia Schilton incarnano la dolcezza e la poesia di questa storia che unisce due anime tormentate e refrattarie alla solitudine. Dall’omonimo romanzo di Kent Haruf, "Le nostre anime di notte" è uno spettacolo lieve che regala fiducia nel prossimo.

La stagione del teatro Dante si chiude mercoledì 22 marzo: sul palco di Sansepolcro saliranno Lino Musella e Paolo Mazzarelli. Sono loro i protagonisti di "Brevi interviste con uomini schifosi" di David Foster Wallace, per la regia di Daniel Veronese.

Il drammaturgo e regista Daniel Veronese, maestro indiscusso del teatro argentino, porta in scena le Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace dando vita, con sguardo feroce e molto humor, a uno zibaldone di perversioni e meschinità che ritraggono il maschio contemporaneo come un essere debole, che ricorre al cinismo se non alla violenza come modalità relazionale con l’altro sesso. Il risultato è comico e disturbante ad un tempo.

A.B.