
Chiara Dilaghi
Arezzo, 11 agosto 2025 – La morte di Chiara Dilaghi, la giovane donna di Faella scomparsa nei giorni scorsi dopo una lunga malattia, ha suscitato profondo cordoglio in Valdarno ea ricordarla è stata l'associazione sportiva dilettantistica La Coccinella di Terranuova. La sua figura era particolarmente legata a questa realtà associativa e negli ultimi anni della sua vita aveva condiviso con entusiasmo e dedizione la sua passione per la ginnastica ritmica, disciplina che amava profondamente. Gli insegnanti, le ginnaste e la dirigenza dell'associazione vogliono ricordarla così, come apparire in una delle immagini che meglio la rappresentano: agile, leggedra, con quel sorriso contagioso e l'entusiasmo che riuscivano a trasmettere a tutti, in scenario come nella vita.
Chiara era una vera sportiva, appassionata di ogni disciplina, ma è nella ritmica che aveva trovato il suo linguaggio più autentico. Tecnica preparata, umile e sempre disponibile, era amata da colleghe, dirigenti e soprattutto dalle sue allieve, che seguiva con attenzione e affetto, mettendo sempre al centro il loro benessere e la loro crescita, sia tecnica che umana. "La nostra associazione - scrive La Coccinella in una nota - intende ringraziarla per il suo prezioso contributo. In questi anni, grazie a lei, tante giovani ginnaste sono cresciute non solo dal punto di vista sportivo, ma anche personale. Chiara avrebbe avuto ancora tanto da osare e da trasmettere a tutti noi. Ciao Chiara - concludono le colleghe dell'associazione - vola libera, come sai fare tu". La sua morte ha suscitato un profondo cordoglio in tutta la vallata, dove era conosciuta e amata per il suo impegno nel mondo dello sport e della scuola.
I funerali si sono svolti al Matassino, di fronte ad una gran folla. Professoressa di educazione motoria, Chiara insegnava al liceo scientifico "Benedetto Varchi" di Montevarchi, e aveva lavorato anche ai Licei "Giovanni da San Giovanni" Una vita al servizio degli altri. Chiara ha infatti fatto la volontaria presso la Misericordia di Castelfranco di Sopra e di Piandiscò ed era attiva anche nella parrocchia del Matassino, guidata da don Simone Imperiosi, che l'ha salutata con un bellissimo post sui social e con una foto che la ritrae insieme a lui in uno dei tanti momenti felici alla Misericordia. Aveva tanta voglia di vivere e la sua morte è stata un durissimo colpo per chi l'ha amata.