Lascia la fabbrica e fa il pastore. Così gli alunni della scuola sono pronti a rimettersi a gioco

Le storie dei primi otto corsisti: c’è chi si è messo in proprio e chi ha acquistato le prime pecore

Lascia la fabbrica e fa il pastore. Così gli alunni della scuola sono pronti a rimettersi a gioco

Lascia la fabbrica e fa il pastore. Così gli alunni della scuola sono pronti a rimettersi a gioco

di Sonia Fardelli

PRATOVECCHIO

Bilancio più che positivo per la prima scuola per pastori nel Parco. Per tutti gli otto giovani che vi hanno partecipato, questa esperienza è stata l’occasione per realizzare il loro sogno di vivere in mezzo alla natura, allevando animali e in alcuni casi anche producendo formaggi. Alcuni già lo facevano come dipendenti, altri in proprio, ma con un bagaglio di conoscenze minore. Per altri è stato un vero cambio di vita, lasciando lavori che avevano in città. Come Giovanni Manfredi che lavorava come metalmeccanico in una fabbrica a Castelnuovo Monti in provincia di Reggio Emilia. Finita la scuola per pastori ha firmato un contratto preliminare per l’acquisto di un’azienda tutta sua vicino casa. Qui cercherà di mettere in pratica le nozioni della scuola per pastori e vuol produrre formaggio. In proprio lavorano anche Lousi (Luigi) Von Saint Paul e Alejandra Chaves. Hanno mantenuto le loro aziende, ma migliorato la produzione. "Prima non avevamo il controllo sulla qualità dei formaggi, ad aprile venivano meravigliosi poi d’estate male - ammette Alejandra - Ora invece grazie all’osservazione del lavoro di altri pastori possiamo offrire un prodotto che ha le stesse qualità in tutta la stagione produttiva. Ho capito anche che la diversificazione aziendale è essenziale in vista dei tanti imprevisti che possono accadere nell’arco di un anno, anche per il clima. Avere diverse fonti di reddito è molto importante per mantenere l’azienda. Anche la gestione delle risorse, pascoli soprattutto, gioca un ruolo fondamentale. La rete di contatti che si è formata tra alunni e insegnanti è la cosa più preziosa. Possiamo chiedere consigli e chiarimenti di continuo e ci rassicura molto sapere di non essere da soli in questo mondo pastorale-contadino".

Rachele Agostini di Poppi lavora sempre con i cani, ma ha comprato un primo gruppetto di pecore, che presto aumenterà, per esercitare i suoi cani da conduzione. Le piacerebbe organizzare in Casentino dei clinic con pastori locali e non solo. Federico Rubino inizierà presto la Magistrale in Storia dell’alimentazione, nel frattempo, dopo l’esperienza alla ShepherdSchool, ha passato un periodo sulle Alpi, in Lombardia, ad aiutare altri pastori. Gemma Pandolfi ha acquistato le sue prime capre ed ha aperto una piccola azienda su terreni di famiglia a Castel San Niccolò. Cosimo Guarducci lavora ancora come dipendente, ma sta valutando diverse proposte per l’acquisto di una sua azienda. Marco Sozzi è tornato al nord e adesso è proprietario di 250 pecore da carne che gestisce assieme al gregge di un amico. E intanto sono già aperte e lo resteranno fino al 31 gennaio le domande per poter partecipare a quella del 2024. Lo scorso anno arrivarono 167 domande per soli 8 posti a disposizione. Gli stessi che ci saranno quest’anno. E’ possibile inviare la propria candidatura alla pagina https://dream-italia-euprj.eu/life/lifeshepforbio/sheperdschool/