
La crisi della Ternana può sbloccare una trattativa non semplice per arrivare al barese. Le altre mosse di Cutolo
In attesa di chiudere i primi colpi in difesa dove i nomi caldi sono quelli del centrale Redolfi e del terzino sinistro Tito a cui si aggiunge un possibile ritorno per il laterale destro Donati (già in amaranto per sei mesi nella stagione 2023-24), è il reparto d’attacco quello dove il risiko del mercato è ancora fluido, ma dove c’è la maggior attesa da parte dei tifosi.
La situazione di incertezza della Ternana con l’intera rosa in vendita potrebbe far tornare in gioco il nome di Pietro Cianci. Già obiettivo lo scorso anno. Il centravanti barese era stato riscatto dal Catania dopo l’ottima stagione con le Fere condita da 13 gol. Per adesso è un’ipotesi ma potrebbe diventare presto una trattativa reale.
Salvo colpi di scena, al momento non preventivabili, il futuro di Emiliano Pattarello non si risolverà prima della partenza per il ritiro di Storo. Da qui al 13 luglio, giorno dell’inizio del precampionato in Trentino, c’è troppo poco tempo per definire una soluzione che accontenti entrambe le parti.
Sul tavolo come noto c’è una prima proposta di adeguamento e prolungamento da parte dell’Arezzo e dall’altra resta, ovviamente, la possibilità di una cessione in serie B qualora arrivi un’offerta ritenuta congrua dalla società. Interessamenti per il numero 10, autore di 20 gol stagionali, ci sono, ma per adesso nessun club ha affondato con decisione.
Il mercato è appena cominciato e sopratutto i movimenti degli attaccanti sono quelli che si definiscono più avanti. Probabile, dunque, che prima di fine mese non vi siano novità.
L’altro nome dell’attacco amaranto in bilico è Alessandro Capello. Per motivi diversi da quelli di Pattarello: in questo caso le incertezze sono di natura tecnica. Non sul valore del calciatore che ha un curriculum di tutto rispetto per la serie C, ma sulla sua reale funzionalità rispetto al sistema di gioco di Bucchi. Se dimostrerà di sapersi adattare o se l’allenatore riuscirà a trovargli una collocazione tattica utile alla squadra allora l’ex Carrarese potrà diventare una pedina preziosa nello scacchiere come è stato per Guccione, trasformato da trequartista a regista.
In caso contrario si lavorerà ad una cessione cercando di rimpiazzarlo adeguatamente. Non va dimenticato che su di lui l’Arezzo ha investito in maniera importante soltanto sei mesi fa con un contratto che scadenza nel 2027.