REDAZIONE AREZZO

L’affondo della sindaca Casini:: "Il partito ritrovi la sua credibilità"

Il primo cittadino di Lucignano sostiene Ausilio e boccia il metodo-nomine

L’affondo della sindaca Casini:: "Il partito ritrovi la sua credibilità"

"Discontinuità non solo a parole ma nei fatti". Roberta Casini "impugna" il microfono nell’asssemblea che segna l’avvio della campagna congtressuale, la lunga marcia tra i circoli e nei territori. Gli stessi che la sindaca di Lucignano incolonna tra le prioritrà nell’agenda delle cose da fare che consegna ai candidati che a Foiano affrontano gli iscritti, provano a convincere gli amministratori, tentano di guadagnare i primi consensi nella speranza che si trasformino in voti utili per la corsa alla segreteria provinciale. La battagliera sindaca di Lucignano insiste su un punto: "Il partito dece recuperare la credibilità". Come? C’è un solo modo per l’esponente dem: "Tornare a convolgere iscritti e circoli, ribaltare lo status quo che finora ha caratterizzato il governo locale del Pd". Casini non ci gira intorno: "Il primo problema è la condivisione delle scelte con i territori. Finora non c’è stata neppure tra gli organismi del partito". Il riferimento corre, non senza una stilettata polemica al capitolo nomine. "Negli incarichi è stato fatto tutto senza comunicare o confrontarsi. E così le nomine si sono scoperte o dai giornali o molto tempo dopo le designazioni". Casini manifesta la sua preferenza per Michele Ausilio "perchè rappresenta il nuovo che non ha contaminazioni". E tra i dem che l’ascoltano, c’è chi l’applaude e chi resta in silenzio. Ma è come se parlasse.