
Ladri entrano in chiesa per rubare. Buttano all’aria la sacrestia: scritte con lo spray sui muri
Entrano in chiesa e vandalizzano la sacrestia e gli interni forse in cerca di preziosi. Brutto episodio quello che si è verificato a Seano, località della montagna cortonese all’interno della chiesa di Santa Lucia. A denunciare quanto accaduto è stato il parroco Don Giovanni Sabet che, avvisato dell’effrazione, è accorso nella piccola chiesetta della sua parrocchia per verificare di persona. I ladri hanno rotto una finestra laterale e da lì sono entrati nello stabile. Poi hanno divelto la porta della sacrestia e hanno messo a soqquadro dappertutto.
Non contenti hanno sporcato con vernice spray le pareti della chiesa e poi sono scappati. A quanto pare a mani vuote, senza alcun oggetto sacro. Particolare che potrebbe far propendere anche per un gesto di puro vandalismo. Gli scarabocchi pare non abbiano nemmeno un significato specifico. L’effrazione si è verifica nella notte tra il 10 e l’11 ottobre scorso e solo ieri mattina il parroco ha formalizzato ai carabinieri della Compagnia di Cortona una regolare denuncia contro ignoti. Non si tratta di un episodio isolato. Durante l’estate un altro edificio religioso distante qualche chilometro della zona era stato visitato da vandali. Complice l’abbandono della struttura post covid e lo scarso popolamento della zona, che fa agire indisturbato chiunque, ignoti avevano rotto vetri, sfondato porte, messo sotto sopra camere e cucina, smontato bagni e rubato rubinetterie di lavandini e docce. Anche la piccola cappella era stata vandalizzata con messali aperti sull’altare e candele mezzo consumate. In più proprio fuori dell’edificio era stato fatto anche uno strano e lugubre disegno.
Sempre nella montagna cortonese, ma questa volta non diretta a luoghi sacri, era stata vandalizzata anche la panchina dedicata a David Sassoli dono di appena un anno prima di alcuni cittadini e collocata nel piazzale della Chiesa di San Martino a Bocena. In quel caso ignoti avevano cancellato il nome di Sassoli e abraso i loghi del Parlamento Europeo. "Questi fatti ci addolorano – commenta Ivo Camerini tra coloro che per primo ha denunciato pubblicamente questi fatti di cronaca – è davvero un grave problema che addolora gli ultimi montagnini rimasti a presidiare un habitat di montagna, che, nei secoli passati, era esempio e testimonianza di vita cristiana ed oggi invece è ormai sempre più invaso da lupi e da delinquenti".