FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

La vigilia magica di Sant’Andrea e il ritmo lento

I biancoverdi sognano il cappotto grazie alla grande Giostra simulata di Marmorini e Montini. Colombina favorita, Chimera in fiducia

La vigilia magica di Sant’Andrea e il ritmo lento
La vigilia magica di Sant’Andrea e il ritmo lento

di Federico D’Ascoli

È un soffio di vento, una spanna di ritardo. Ma è la differenza in centesimi di secondo che passa tra l’uragano di attesa di Sant’Andrea e la voglia di riscatto di tre quartieri in bonaccia. La Giostra simulata, un bello spettacolo senza l’assillo del maltempo, è lo spartiacque dei sentimenti nel sabato che precede l’edizione del Centenario del calcio amaranto.

I biancoverdi hanno il cuore gonfio di speranza, gli altri s’interrogano sulle penalizzazioni per tre carriere lente.

Il ritorno di Martino Gianni ha trasformato un quartiere che non vinceva dal 2018: titolari e riserve hanno fatto il massimo nelle carriere cronometrate e misurate. Hanno colpito solo il 5: il sigillo di Re Martino, anche in cabina di regia.

Uno dei segreti è la buona equitazione, certo, ma quello che conta di più è quella lucida determinazione che da altre parti chiamano cazzimma o garra. Gianni l’ha trasmessa a Tommaso Marmorini e Saverio Montini che scenderanno in lizza conoscendo il risultato degli avversari più temibili nella partita del cappotto.

Il fuoriclasse di Santo Spirito Gianmaria Scortecci ha raccontato di non aver gradito la novità della simulazione ma si è ripetuto sul centro anche nell’ultimo giorno, Elia Cicerchia, lancia sul 4 ma 2 punti persi per un ritardo di pochi centesimi sul tempo limite. Un piccolo inciampo per i dominatori delle ultime edizioni, ancora favoriti. Domenica la piazza darà quella spinta in più ai cavalli per rimanere nei tempi. Tre carriere su otto penalizzati per la galoppata lenta.

È successo anche a Francesco Rossi di Porta del Foro, nonostante l’ennesimo 5 di alta scuola. Non è un dramma e sarà la testa, in un quartiere assetato di vittorie, a fare la differenza. Davide Parsi è nel pieno della sua maturità agonistica e ha tutto per ripetersi sul centro.

Appare ancora un po’ indietro Porta Crucifera con Lorenzo Vanneschi che ha chiuso con il 5 decurtato per carriera lenta. Niccolò Paffetti, debuttante in crescita, deve trovare il primo 5 al Saracino.