La superstrada nata e cresciuta senza camicia

Riesce a passare alla storia solo quando la chiudono. È il destino amaro della E45, la superstrada nata per stupire: doveva essere l’alternativa all’autostrada, somiglia più alla rana a gara con un bue. No, un bue non è mai stata: solo una bretella spesso a pezzi, in balìa di una sede stradale malconcia e di cantieri infiniti. Sotto il sole. Perché con la pioggia o la neve tutto peggiora. I camionisti la imboccano per non pagare il pedaggio in A1. Ieri con la coda e i rimorchi tra le gambe sono stati costretti a farsi tutta la 73 fino ad Arezzo e imboccare l’autosole, pagandola perfino. A volte paga i limiti della Toscana, a volte, come ieri, il maltempo in Romagna. È nata male ed è cresciuta peggio: dicono che la fortuna uno deve meritarsela. La iella se non altro è gratis.

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