La sciagura della politica che litiga e basta

Federico

D’Ascoli

intervista di ieri su La Nazione al segretario comunale Matteo Bracciali, schierato con Bonaccini alle primarie, ha toccato diversi nervi scoperti. Come l’apertura del Pd al centro e la delicata successione di Francesco Ruscelli alla segreteria provinciale. Bracciali si è affidato a un lungo post su Facebook per smussare gli angoli di uno scontro che si consuma da settimane. Al congresso dem di autunno si smazzeranno le carte in un partito in cui moderati e cattolici dovranno comprendere lo spazio che hanno dopo la svolta radicale di Elly Schlein. Il Pd non è mai stato veramente centrista e il rischio che corre, anche e soprattutto in provincia di Arezzo è quello di condannarsi alla vocazione minoritaria più che all’alternativa per tornare al governo nei tanti Comuni che ha lasciato al centrodestra negli ultimi anni.

Se Atene piange, Sparta non ride: il centrodestra dovrebbe volare sulle ali dell’entusiasmo e invece è ancora impantanato nella telenovela Polcri in Provincia (Nicola Carini è l’ultima guest star), incassa le dimissioni di Franco Scortecci da Coingas e a Cortona dovrà probabilmente ripartire da un altro candidato dopo la ‘sfiducia’ di Fratelli d’Italia al sindaco Luciano Meoni. Giochi e giochetti di palazzo distanti anni luce dalle reali esigenze di questa terra. Ci sarà un motivo se la gente va sempre di meno a votare.