
Un’immagine della Rsa di cui è stata disposta la chiusura
Monte San Savino (Arezzo), 17 luglio 2024 – Inizia l’odissea per i 24 anziani che erano ospiti alla casa di riposo La Fattoria al Monte. I nonni che hanno una famiglia verranno ricollocati nella propria casa mentre gli altri verranno seguiti dai servizi sociali dei loro comuni di residenza. Tra di loro, 16 non sarebbero autosufficienti. Nessuno degli anziani dell’ospizio abusivo di Monte San Savino viveva nella città del Sansovino: la metà di loro proveniva da Arezzo mentre tanti altri arrivavano dai comuni limitrofi, sia della Valdichiana senese che aretina (vuoi da Torrita che da Rapolano che da Civitella o Foiano della Chiana) ma anche da altri luoghi della Toscana. Per coloro che non hanno una famiglia che possa farsene carico la meta di destinazione è ancora in bilico. Un’altra Rsa o un servizio domiciliare? Difficile a dirsi, perché il percorso dovrà essere calibrato ad hoc, uno per uno.
Nel frattempo le indagini vanno avanti. Bocca chiusa dagli investigatori: gli accertamenti sono in corso. Secondo quanto trapela il blitz dei carabinieri del Nas sarebbe scattato nel giugno scorso, ma non è noto se tutto sia partito da un esposto o da un controllo a campione. Fatto sta che il nucleo antisofisticazione e sanità dell’Arma si sarebbe trovato davanti una vera e propria Rsa in quello che sarebbe dovuto essere un agriturismo. Un agriturismo che offre “ospitalità agli anziani”, come si legge nel sito internet della struttura, ma che sembrerebbe sprovvista delle necessarie autorizzazioni previste dalla legge. Ad ora è soltanto un’ipotesi investigativa: gli atti sono stati trasmessi alla Procura di Arezzo che con ogni probabilità aprirà un fascio per far luce sui contorni della vicenda.
Per questo motivo, a seguito dei sopralluoghi portati avanti in tandem dai Nas con l’Asl, il sindaco di Monte San Savino ha firmato un’ordinanza di chiusura immediata “dell’attività socio assistenziale e ad integrazione socio sanitaria residenziale presso la struttura La Fattoria Al Monte” in località Doccio. L’atto amministrativo è stata pubblicato ieri mattina e dà un ultimatum alla struttura di 10 giorni per chiudere i battenti. La struttura non è stata posta sotto sequestro ma i 24 anziani verranno sgomberati in attesa di una nuova collocazione che in piena estate non potrebbe essere una passeggiata