La Regione incontra Rondine. Un accordo per promuovere la pace

Il presidente Giani firma il protocollo che consolida la collaborazione tra l’istituzione e la Cittadella di Arezzo

La Regione incontra Rondine. Un accordo per promuovere la pace

Il Metodo Rondine crea relazioni per un mondo privo di conflitti

"La Toscana è terra di pace, vogliamo rilanciare la nostra vocazione e il nostro impegno per contribuire a un mondo libero dalle guerre". Così ieri il presidente della Regione Eugenio Giani in occasione dell’intesa con Rondine Cittadella della Pace, un accordo per promuovere insieme un impegno concreto per la pace.

Il protocollo d’intesa, firmato ieri mattina a Palazzo Strozzi Sacrati, da parte del presidente Giani e del presidente e fondatore di Rondine Franco Vaccari, mira a consolidare la collaborazione tra Regione e l’esperienza internazionale di Rondine nata oltre 25 anni fa nell’omonimo borgo medievale a pochi chilometri da Arezzo, che si impegna per la riduzione dei conflitti armati nel mondo e per la diffusione del proprio metodo per la trasformazione creativa dei conflitti, il "Metodo Rondine".

L’obiettivo è contribuire alla realizzazione di un habitat socialmente sostenibile e privo di scontri armati, in cui ogni persona abbia gli strumenti per sviluppare relazioni pacificate e generative. Grazie al protocollo i firmatari si impegnano a promuovere eventi e attività e a cooperare per rendere più efficaci i propri interventi sul territorio toscano sul fronte della costruzione della pace, del superamento dei conflitti, dell’educazione alla cittadinanza globale.

Una collaborazione che promuove una cultura di pace in grado di dare un contributo al tema della trasformazione dei conflitti ad ogni livello per affrontare le contingenti sfide globali connotate da rapido cambiamento, diversità interculturali, crescenti conflittualità, diffondendo buone pratiche di testimonianza del dialogo, della pacifica convivenza e della cittadinanza attiva. "La Toscana è terra di pace e in questo momento storico attraversato da crescenti tensioni e da un aumento dei conflitti armati vogliamo rilanciare la nostra vocazione e il nostro impegno per contribuire a un mondo libero dalle guerre", ha spiegato il presidente Giani.

"La Costituzione e i principi del nostro statuto regionale ci indicano la via maestra per la risoluzione delle controversie internazionali, che è quella della pace, del dialogo, dello scambio e confronto tra culture", ha proseguito Giani, ringraziando per la disponibilità Rondine Cittadella della Pace, "realtà preziosa di respiro cosmopolita, che la Regione non smetterà di valorizzare".

"Un grande passo che darà nuovo impulso a una collaborazione di lunga data", ha osservato il presidente e fondatore dell’associazione Franco Vaccari.

"Il riconoscimento della Regione Toscana – ha aggiunto - ha un profondo valore per Rondine, e oggi ci fa sentire una rinnovata e più viva responsabilità nel mettere a disposizione del territorio toscano il nostro impegno per diffondere un nuovo modo di stare nella relazione e imparare a riconoscere i conflitti che fanno parte della vita di tutti, trasformandoli in opportunità di crescita personale e collettiva". Alla conferenza stampa erano presenti anche Tornike, studente della World House di Rondine, ed Elisa Cappiello, ex studentessa del Quarto Anno Rondine. Tornike, georgiano, è nato nella città di Gori, uno dei principali obiettivi dei bombardamenti della guerra del 2008.

Nel suo intervento i ricordi dolorosi dell’infanzia ma anche l’impegno nel giornalismo e la volontà di mettere a disposizione la sua professionalità per contribuire alla costruzione della pace e della fiducia tra le società georgiana e osseta e tra quella georgiana e quella abkhaza ancora fortemente separate.

Gaia Papi