
La piccola Thalia
Arezzo, 15 novembre 2019 - La fase post operatoria sta procedendo molto bene e prima di Natale ci sarà un altro importante step.Il 9 dicembre prossimo infatti la piccola Thalia, la bambina di Terranuova che si trova in America dopo una delicatissima operazione alla tibia, potrà rimuovere il fissatore dalla gamba. Lo hanno annunciato i familiari, sottolineando come la fase post intervento stia procedendo in maniera ottimale. “ In queste settimane siamo state molto prese dalla terapia di Thalia che continua ad essere tosta, tanto quanto lei, che a sua volta stringe i denti e non molla mai – ha detto la madre Valeria -. Sempre più sbalorditiva la tenacia che ci mette, la forza e il coraggio che ha di affrontare tutto con una serietà unica per la sua età, e alla fine di ogni sessione di terapia al mio “Sei stata bravissima” risponde sempre con un “No mamma, io sono forte!”. E ha proprio ragione, c’è differenza. Intanto inizia il conto alla rovescia per rimuovere il fissatore!! Il 9 dicembre, dopo ben 6 mesi dal primo, avremo finalmente l’intervento di rimozione e non vediamo l’ora di iniziare la fase successiva”.
Thalia è nata il 17 febbraio 2017 a Firenze con una malformazione alla gamba sinistra insieme ad una malformazione all’esofago. Il tutto non era stato diagnosticato in gravidanza ed è stato scoperto solo alla nascita. I medici si sono accorti da subito che non riusciva a deglutire e le hanno diagnosticato l’atresia esofagea, per la quale è stata operata al secondo giorno di vita. Rimasta in TIN al Meyer per 45 giorni, è stata poi operata una seconda volta quando ha compiuto cinque mesi. La piccola è stata nutrita tramite un tubicino allo stomaco per più di un anno e da alcuni mesi riesce a nutrirsi per bocca. Parliamo di una patologia rarissima. In Italia nessuno è in grado di intervenire dal punto di vista clinico ed è quindi necessario rivolgersi altrove. Come ha ricordato la mamma Valeria, quando la piccola è venuta alla luce, le sono state scoperte due malformazioni di rilievo. Una all’esofago chiamata atresia esofagea, per la quale ha subito due operazioni, e una seconda alla gamba sinistra che presenta un’emimelia tibiale, per cui le manca completamente la tibia. È un’anomalia rarissima, ha un’incidenza di un bambino su un milione. Thalia è quella bambina su un milione. A renderla ancora più rara purtroppo anche una biforcazione del femore. Affrontati gli ostacoli legati alla prima malformazione, i genitori si sono messi alla ricerca di una soluzione per l’arto inferiore e si è arrivati alla decisione di farla operare in America.
L’iter per permettere a Thalia di muovere i primi passi sarà lungo, minimo di 9 mesi, e costosissimo anche perchè durante tutto il periodo la famiglia dovrà rimanere all’estero. Di qui la decisione di dare il via a una raccolta fondi su GoFundMe, oltre ad una straordinaria mobilitazione dei valdarnesi, che hanno organizzato una serie di iniziative per sostenere finanziariamente la famiglia. Adesso dall’America arrivano buone notizie e si intravede la luce in fondo al tunnel. Moltissime, anche in questi giorni, le testimonianze di affetto che sono arrivate alla famiglia, che ha creato su Facebook una pagina ad hoc per informare tutti sulle condizioni di salute della bambina.